NON SOLO MACRON: QUANDO CI SONO 20 ANNI TRA LUI E LEI

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Come i sondaggi avevano previsto, l’ottavo presidente della Quinta repubblica francese è Emmanuel Macron, ovvero quello che, forse con un po’ di superficialità, si potrebbe definire un ex toy-boy. Tra il nuovo inquilino dell’Eliseo e sua moglie Brigitte Trogneux corrono infatti 24 anni di differenza in favore di lei, che, quarantenne, ricevette la dichiarazione d’amore del futuro sposo quando lui, suo allievo alla scuola di teatro, era un sedicenne ancora senza arte né parte, benché già determinato non solo a sposare un domani la donna matura di cui si era follemente innamorato, ma anche a conquistarsi un posto di rilievo nel mondo, obiettivi che ha centrato entrambi con discreto successo.
Contemporaneamente, dall’altra parte dell’Atlantico, alla Casa Bianca abita (quando le va…) una First lady nella situazione diametralmente opposta, Melania Knauss, che ha 24 anni meno di suo marito Donald  Trump. Più che a un’analisi strettamente politica, questa situazione anagrafico-coniugale uguale e contraria dei leader di due grandi Paesi conferma un dato valido non solo per i potenti della Terra, ma anche per la gente comune: il fattore età ormai non ha alcuna influenza sulle scelte sentimentali delle persone, che non si curano più della carta d’identità del partner.
E la prima generazione femminile ad avvalersi della nuova opportunità con piena consapevolezza e senza timore di alimentare pregiudizi sociali, può essere considerata proprio la vostra, gentili signore nate attorno al 1967, che se siete single (ma anche se non lo siete…) oggi avete a disposizione una gamma di maschi compresa tra i 30 e i 70 anni entro la quale pescare l’uomo della vostra vita o anche solo il complice di un paio di serate. Per le donne venute al mondo prima di voi non era così: se una cinquantenne libera (non parliamo se era sposata…) si innamorava di un quasi coetaneo del padre, veniva immediatamente sospettata non tanto di gerontofilia quanto di evidenti mire sulla probabile e imminente eredità di costui (anche quando magari si trattava di uno spiantato in florida salute), mentre, se l’oggetto delle sue premurose attenzioni era un giovanotto che avrebbe potuto essere suo figlio, la si dipingeva come un’adescatrice di minorenni o come una nave scuola, non essendo ancora stata coniata la ficcante definizione di cougar. E, in entrambi i casi, conviene sorvolare per decenza sulle malignità e i sorrisini allusivi legati alla sfera intima di coppie anagraficamente così disparate.
Oggi, per fortuna, il costume si è evoluto e, fermo restando che al cuore non si comanda, ogni donna, come si diceva, è libera di scegliersi l’uomo che vuole e che più la soddisfa sotto ogni punto di vista, sia che sembri suo padre, sia che sembri suo figlio. E non ha senso, né sarebbe possibile, stabilire in pura via teorica quale tra le due opposte opzioni sia preferibile e destinata a essere più felice e duratura. Personalmente, se si prescinde dalla capigliatura, dalle idee politiche e non solo quelle, dal conto in banca, da un centinaio di grattacieli, dalla scrivania nella stanza ovale e da un’infinità di altri segni particolari minori, sono più assimilabile a Trump che a Macron, vantando vent’anni tondi tondi più della mia signora.
Per rendere meglio l’idea di quanto questo lasso di tempo rappresenti nella vita di entrambi, ricorderò solo che, per mera casualità o per segnale del destino, lei venne alla luce lo stesso preciso giorno in cui io diventavo praticante giornalista, per cui sulla sua carta d’identità al rigo nata il… compare la stessa data riportata dalla mia tessera dell’Ordine professionale dopo la voce iscritto all’albo dal… cosicché ogni anno potremmo festeggiare in contemporanea l’anniversario della prima poppata dell’una e del primo contratto d’assunzione dell’altro.
Dunque, con una certa nozione di causa, dovrei celebrare e caldeggiare la sicurezza e l’esperienza di vita che un compagno notevolmente più grande può offrire alla sua sposa, senza che essa venga sospettata di aver freudianamente cercato nel coniuge un surrogato della figura paterna e senza che a lui si attribuisca, per tenersela stretta, un consumo smodato di pillole blu.
Per contro, ovviamente non sono in grado di valutare con altrettanta competenza la situazione opposta, quella in cui è lei a essere sospettata di nutrire nei confronti del partner sentimenti fin troppo materni ed è su di lui che gli amici più perfidi (o forse più invidiosi) lanciano hastag tipo #meglio tardona che mai. Ma la favola, veramente bellissima, perfino commovente per il suo romanticismo d’altri tempi, di madame e monsieur Macron, pur così unica da risultare inimitabile e irripetibile, conferma definitivamente che la data di nascita è una sovrastruttura ininfluente sulle regole del cuore, che ha ragioni che la ragione e le statistiche non comprendono.
Quindi, beate voi, signore ancora in cerca o in attesa di un amore duraturo (o anche solo di un’avventura fuggevole): là fuori ci sono milioni di uomini fatti apposta per voi. E ora potete considerarli tutti vostri coetanei, vent’anni più, vent’anni meno.

 

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