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Falsi D&G a 15 euro? Gabbana ci ride su e… non gli sembra vero

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E' stato propri lo stilista a pubblicare con ironia sul suo profilo Instagram la foto di un abito palesemente copiato da quelli dell'ultima collezione. E viene il sospetto che alle firme della moda in fondo i fake non dispiacciano

 

La moda di realizzare capi couture in versione low cost è una tendenza che sta prendendo sempre più piede, soprattutto dopo la crisi degli ultimi anni, che ha colpito prevalentemente il ceto medio. Ecco dunque che le più famose catene low cost hanno inserito nelle loro collezioni capi che si ispirano ai modelli di grandi stilisti, così che anche chi non ha conti a sei zeri possa comunque permettersi di essere alla moda senza dover essere obbligato a fare un mutuo per comprarsi un vestito. Ma a quanto pare, questa tendenza è stata presa inconsiderazione anche dai venditori ambulati: capita infatti che al mercato si possano trovare abiti molto simili a quelli realizzati da Dolce&Gabbana. A rendere noto il fatto, è stato proprio Stefano Gabbana, che ha pubblicato sul suo profilo Instagram la foto di un abito palesemente copiato da quelli presenti nelle collezione ispirata alle splendide maioliche della bellissima terra del duo di stilisti siciliani.

Ma lo stilista, invece di denunciare il fatto e arrabbiarsi, dimostra intelligenza e ironia scrivendo a corredo dell’immagine:

Al mercato #DGCOPIA a €15 I LOVE THE COPY

Dolce &Gabbana abito fake2

E qualche giorno dopo, rincara la dose, postando un’altra immagine che mostra altri due modelli e che Stefano commenta così:

FAKE SCONTATI!!! da 15€ ora a fine estate 10€!!!! Hahahahaha #DGFAKE AMO LE COPIE

abito fake D&G 1

Le versioni copiate hanno la classica linea a tubino e ovviamente una stampa e un tessuto decisamente più poveri rispetto ai modelli originali di Dolce&Gabbana, ma a prima vista è indubbio che l’impatto visivo sia molto simile e possa trarre in inganno.

Dolce&Gabbana abito

Il modello originale creato da Dolce&Gabbana.

Ora pare che la caccia al fake sia aperta: lo stilista infatti non dice di quale mercato si tratti, quindi occhio alle bancarelle perché magari, proprio in quella del mercato sotto casa potreste trovare il modello scovato da Stefano Gabbana.

Ma così come Stefano Gabanna, si presume che anche tutti gli altri grandi stilisti siano a conoscenza che i loro modelli e i loro marchi vengono utilizzati per realizzare copie, spesso molto fedeli agli originali. Basti pensare alle borse, alle scarpe e ai capi di abbigliamento che ogni estate ci vengono proposti dai venditori ambulanti sulle spiagge italiane. A questo punto, ci sorge spontanea una domanda: perché gli stilisti non denunciano il fatto e impongono il sequestro delle imitazioni? Forse perché il veder circolare capi e accessori così somiglianti agli originali porta loro visibilità e spinge chi può permetterselo a comprare le versione autentiche? Il dibattito è aperto!

Image credits: Instagram

3 Comments

  1. Sara

    29 Marzo 2020 at 5:36 am

    Semplicemente non esiste il diritto d’autore sull’abbigliamento, e basta che la copia non sia del marchio. Ingiusto ma inevitabile.

  2. Parlagreco

    22 Novembre 2021 at 1:10 am

    Per fortuna che copino, di questi tempi poi chi spende 1.300.00 o 1500.00 per un abito? quando ci sono persone che neanche li guadagnano!! Allora ben venga. Mi sembra esagerato il prezzo per un vestito solo perché ha una firma anche se é bello, copiare é intelligenza é un arte. Se lo trovassi lo comprerei subito a 15 € .

  3. Parlagreco

    22 Novembre 2021 at 1:16 am

    Magari lo trovassi in un mercato lo prendere subito. Perché non lo dice ? Così corro a prenderlo

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