
Perché rivalutare il finto parquet (e smettere di chiamarlo così)
Il pavimento in parquet è il sogno (neppure tanto) segreto di milioni di donne alle prese con la ristrutturazione della propria abitazione: d’altra parte, a chi non piacerebbe camminare a piedi nudi sui caldi listoni in legno naturale, che arredano l’ambiente e fanno tanto casa elegante? In realtà, spesso gli aspetti critici di questo materiale superano quelli positivi, soprattutto in termini di praticità, resa nel tempo e costi, ed è per questo che non è un’eresia studiare soluzioni alternative.
Altro che finto parquet!
Un esempio concreto delle nuove proposte del mercato arriva da Iperceramica, catena leader in Italia per le soluzioni di pavimentazione, che offre una gamma intera di laminati, prodotti di altissima qualità che si adatteranno facilmente all’estetica dell’ambiente.
Troppo semplicisticamente definiti “finto parquet”, in realtà questi pavimenti si caratterizzano per resistenza, ricercatezza estetica e, fattore non meno interessante, perché hanno un costo più accessibile e inferiore rispetto al classico legno.
Che cos’è il laminato
L’evoluzione tecnologica ha infatti portato a una rivalutazione dei pavimenti in laminato, che non devono più essere confusi con una semplice versione “povera” di un parquet, ma un vero e proprio prodotto alternativo che condivide con il più noto “parente” la materia prima utilizzata, cioè il legno.
I laminati, infatti, hanno caratteristiche e peculiarità ben definite che ne esaltano l’utilizzo in determinate circostanze e li rendono molto più che una semplice soluzione di ripiego per budget limitati, ma il prodotto giusto per chi cerca il perfetto equilibrio fra esigenze estetiche, praticità e convenienza in fase d’acquisto e di effettiva posa in casa.
Dal punto di vista tecnico, il laminato è un materiale composto da più strati di fibra di legno ad alta densità uniti a materiale plastico. Più precisamente, una plancia di laminato è costruita per stratificazione (sovrapposizione) di quattro diversi elementi:
- una parte inferiore, che funge da supporto;
- una parte centrale, detta anima, costituita da HDF (High Density Fibreboard) o MDF (Medium Density Fibreboard), un materiale composito realizzato con fibre lignee;
- un foglio decorativo con la stampa digitale, che riproduce fedelmente le finiture del legno (oppure presenta effetti pietra, cemento, resina);
- uno strato plastico di protezione, che ha lo scopo di proteggere e donare la necessaria resistenza all’usura, all’abrasione e allo strofinamento causati dal calpestio.
I vantaggi del laminato
Questa composizione in diversi strati rende questo prodotto resistente ed economico, senza rinunciare a nulla per quanto riguarda il lato estetico; inoltre, rispetto al parquet “vero” non dobbiamo neppure preoccuparci della mutazione cromatica fisiologica, perché i pavimenti in laminato durano nel tempo, restando robusti e prestanti come al momento della prima posa.
Ci sono poi almeno altri due punti di forza di questo prodotto: la estrema facilità di posa e la manutenzione, che differenziano notevolmente il laminato dal più complesso parquet.
Ad esempio, tutti sappiamo che per pulire correttamente il parquet in legno bisogna usare estrema accortezza e prodotti specifici, che non lascino macchie o graffi; al contrario, per i laminati possiamo usare i più diffusi prodotti detergenti per la casa senza rischi di danni.
La posa, poi, può essere addirittura eseguita in modalità “fai da te”, se siamo in possesso di una buona manualità, e comunque non richiede il livello di professionalità necessario per installare un parquet.
Il laminato, infatti, viene posizionato attraverso quella che si chiama posa flottante, cioè direttamente su massetti o pavimento preesistente, e quindi permette anche di sostituire il pavimento vecchio senza demolirlo completamente e senza interventi invasivi che sconvolgono la casa.
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