A 50 anni esiste un metodo per decidere se fidarsi di un uomo
L’altra sera, un’amica che non si capacita di come io non abbia nè una relazione fissa nè tanto meno frequenti qualcuno, voleva convincermi ad aprire un profilo su Tinder. Ora, a parte che non so come esattamente funzioni, solo l’idea di raccontare me stessa a uno sconosciuto mi fa venire i brividi. Ma, per quanto mi riguarda, c’è un problema ancora più grande: come faccio a fidarmi di qualcuno che non conosco? Dovrei fidarmi di una fotografia e di parole circostanziali? No, mie care signore, questa cosa proprio non fa per me. Dopo la fine – non voluta – di un matrimonio trentennale, capitemi quando vi dico che fidarmi di un uomo mi è praticamente impossibile! Figuriamoci di uno che chissà cosa nasconde dietro quella fotografia!
Perchè non riusciamo a fidarci di un uomo
Innanzi tutto perchè il rischio di far entrare nella nostra vita l’ennesima persona sbagliata è altissimo. A maggior ragione se non si hanno più trent’anni e se nella nostra vita di persone sbagliate ne abbiamo già fatte entrare. A chi non è capitato? Le sofferenze del cuore e dell’anima sono davvero in pochissime a non averle provate e a 50 anni abbiamo avuto abbastanza dolore ed esperienza per volerle evitare a tutti i costi. Certo, non tutti gli uomini sono persone sbagliate e il non fidarsi ci preclude quello che potrebbe essere l’incontro della nostra vita. Cosa fare quindi? E’ un gatto che si morde la coda e un loop in cui l’istinto di sopravvivenza e di autodifesa prende il sopravvento.
Dar retta all’istinto
A volte funziona, ma quante altre volte invece, proprio per aver dato retta al nostro istinto, ci siamo fatte rovinare la vita da un uomo? Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di New York e Darkmouth pare che il nostro cervello impieghi solo tre secondi per decidere se una persona è affidabile o meno. Tre secondi, capite? D’accordo che il nostro cervello è una meravigliosa macchina degna dell’ingegneria più sofisticata, ma tre secondi sono pochi anche per decidere se bere un caffè in più! Lo stesso studio, inoltre, afferma che la fiducia istintiva si basa su parametri puramente fisici, che nello specifico corrispondono a quanto segue: una persona con gli zigomi prominenti e le sopracciglia alte, viene considerata più affidabile. Il motivo per cui queste caratteristiche fisiche siano sintomo di affidabilità pare abbia origini arcaiche. Nella preistoria (e anche ora) infatti, una persona con un viso dalle guance infossate mostrava sul suo volto uno stato di fame e privazione, e quindi veniva considerata inaffidabile.
Ora, non vorrei dire, ma il mio ex marito aveva esattamente le caratteristiche fisiche dell’uomo che, secondo lo studio, ispira fiducia, e mi ha mollata per una ragazzina con la quale mi tradiva da anni. Col cavolo che do retta all’istino un’altra volta!
L’eperienza educa l’istinto
Questo non significa che ci liberi dagli errori, ma che almeno ce ne faccia compiere di meno. A mio parere, in un’epoca in cui esistono infiniti mezzi per le conoscenze virtuali, in generale diventa ancora più difficile fidarsi di qualcuno. Figuriamoci di un uomo! Partendo dal concetto che la fiducia è il risultato di un processo e non di un’intuizione, va da sè che mettersi nella condizione di conoscere e frequentare qualcuno diventi, un esercizio di grande prudenza e pazienza. Cominciamo a eliminare tutti i soggetti che dimostrano di avere comportamenti estremi: le esagerazioni, anche in positivo, sono sempre sbagliate. Se vi capita quello che vi riempie di complimenti e frasi a effetto dopo il primo “Ciao”, lasciate perdere. E’ una tattica vecchia come il mondo, che statene certe, usa con qualunque donna gli capiti a tiro. Siamo circondate da ammaliatori da tastiera, mie care signore, ma basta avere un minimo di grano salis per sgamarli all’istante.
Come riuscire a fidarsi di un uomo?
Frank Sonnenberg diceva: “La fiducia è come la pressione sanguigna. È silenziosa, vitale per la salute e se se ne abusa può essere mortale.” Ecco, credo che anche in questo caso, la via di mezzo sia sempre la soluzione migliore. Mi spiego meglio: partendo dal presupposto che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio e avendo appurato che dar retta all’istinto non è un’ideona, credo che l’unico modo per non farsi fregare sia mettere da parte la paura e prendere coscienza del fatto che se vogliamo davvero frequentare qualcuno la prudenza non sia mai troppa. Quindi, signore mie, andiamoci con i piedi di piombo… oppure evitiamo proprio, divertiamoci e poi chi si è visto si è visto! 🙂
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