RIFLESSI DI CINEMA

Con il suo “Colpo di fortuna” Woody Allen colpisce ancora

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Metti dei bravi attori diretti con mano sicura, una trama che, come in Match Point, passa dalla commedia al thriller, ed ecco il film perfetto!

Un colpo di fortuna

regia di  Woody Allen
con  Lou De Laâge, Niels Schneider, Valérie Lemercier e Melvil Poupaud  _____________________________________________________________

Siamo dalle parti di Match Point, che è uno dei miei titoli del cuore nella filmografia di Woody Allen. Anche in Un colpo di fortuna l’ambiente raccontato è quello dell’upper class che credo il regista ami e detesti in egual misura, non si è a Londra ma nei più bei quartieri di Parigi e poco cambia perché il lusso si assomiglia in ogni luogo. Anche qui si racconta di amori, coppie, tradimenti e riti sociali dove assieme al caviale si consumano dialoghi all’insegna della perfidia perché la bontà non ha diritto di cittadinanza. Allen sembra aver perso fiducia nel genere umano e si impegna a disegnare più i difetti che non i pregi dei suoi simili, conservando un mestiere formidabile: ogni suo film ha il dono della grazia e della fluidità della narrazione, guardi la storia e senti la facilità con cui il regista l’ha scritta. Ma veniamo al film e ai suoi protagonisti.

Fanny, ovale perfetto che ricorda la Jane Fonda di A piedi nudi nel parco, e Jean, sguardo altero da ricco, sono una coppia a cui non manca niente. Lei arrivata a Parigi dopo una parentesi americana, lavora in una casa d’aste, lui “aiuta i ricchi a diventare ancora più ricchi”. E da subito la sua attività si colora di tinte misteriose, del resto sono poche le ricchezze che sfuggono da origini losche. Fanny però non se ne preoccupa più di tanto e accetta seppure con qualche ritegno i lussuosi gioielli (Cartier sponsor) che il marito le regala e lo segue a feste e cene, con lo sguardo velato da Madame Bovary in fieri.

E’ sempre il caso a dominare le nostre esistenze, secondo la filosofia del regista americano ed ecco che il coup de chance si presenta quando Fanny incontra casualmente Alain, un ex compagno di liceo, da sempre innamorato di lei. Dopo qualche innocente passeggiata al parco scoppia la passione, costringendo Fanny a dividersi fra la mansarda di Alain, aspirante scrittore molto bohèmienne, e il meraviglioso appartamento del marito. Ma è una grande passione o solo un’avventura passeggera? Il glaciale marito avrà le antenne per capire che qualcosa non va? E la madre di Fanny, in visita dalla Bretagna, cosa intuisce forte dell’esperienza di una vita?

Vietato svelare altro, perché Coup de chance è anche un thriller che a metà film prende un’imprevista, inaspettata svolta nera che non si attenua fino all’ultima sequenza, dal sapore quasi biblico.

E’ sempre un piacere e un regalo vedere un film di Woody Allen, gli attori sono poco conosciuti ma diretti con mano sicura (i divi stanno snobbando il regista per tutte le stolide polemiche e forse anche per i cachet al minimo sindacale), i titoli di testa e di coda sono essenziali e sempre con gli stessi caratteri, la musica è elegante e discreta. Insomma, se scegli un film di Woody Allen, non puoi sbagliare.

 

 

 

 

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