
Eugenio Finardi: i miei 40 anni di musica ribelle
“La mia vita? Un viaggio, durante il quale ho raccontato un po’ di tutto: la società, la mia passione politica, la mia famiglia, i figli: questi “40 anni di musica ribelle” sono 40 di atteggiamento, ribelle e totalmente libero, nel fare musica…”.
Sembra ieri e invece son quaranta, “40 anni di Musica Ribelle” ed è proprio questo il titolo del nuovo progetto discografico di Eugenio Finardi, un prezioso cofanetto che raccoglie i suoi storici album, pubblicati tra il 1975 e il 1979. La riedizione discografica conterrà ‘Non gettate alcun oggetto dai finestrini’ (1975), ‘Sugo’ (1976), ‘Diesel’ (1977), ‘Blitz’ (1978) e ‘Roccando Rollando’ (1979), usciti in principio per l’etichetta etichetta discografica ‘Cramps’ e ripubblicati ora per la Universal Music. “Si tratta del mio ritorno al futuro”, spiega Eugenio. “Sono andato a ripescare bobine, canzoni e suoni, ho scavato nella memoria e ho ritrovato quell’energia, proprio quella che … ‘ti vibra nelle ossa e ti entra nella pelle’ come cantavo nella mia hit ‘Musica ribelle’ .
Raccontaci un po’ come è andata?
“Sessanta anni sono l’età in cui si possono davvero realizzare i propri sogni, che spesso consistono nel mettere a posto i propri ricordi. A quest’età ci si rende davvero conto che la vita è fatta di piccoli miracoli! Mi sono accorto che festeggiavo i 40 anni dal primo album uscito con la Cramps e lo scorso gennaio, nulla accade per caso, mi sono arrivati due pacchi. Provenivano da Alfred Trisacco, figlio dell’ Editore originale di quella storica etichetta, che stava svuotando un magazzino pieno di bauli e di materiale. Ebbene, uno di questi racchiudeva varie fatture, bollette ma anche un grande faldone zeppo di fotografie dall’archivio! E proprio in mezzo a tutto ciò, che ritrovai anche i multitraccia a nastro dei due miei lavori Sugo’ e ‘Blitz’! Non fu possibile ascoltarli subito, poiché l’ossido sarebbe rimasto sulla testina, e si sarebbero rovinati, così decidemmo di usare un sistema della ‘Ampex’. Abbiamo messo in … forno le bobine per settantasei ore a 42°, così da poterle nuovamente leggere e digitalizzare. È stato un’emozione unica! Era proprio quello che ai tempi sentivo in cuffia, quando li incidevo! A quel punto ho elaborato personalmente col tecnico una rimasterizzazione accurata, recuperando proprio il metodo di lavoro di allora: arrivavo, insegnavo gli accordi ai musicisti e suonavamo tutto o quasi, in diretta”.
Se ti sei emozionato ascoltando le tracce, chissà riguardando le foto!
“Non ti dico la commozione! Non si è trattato solo di un ricordo passato, ma di una vera e propria macchina del tempo. Eravamo un gruppo di ragazzi un po’ incoscienti che stavano inventando un modo di fare rock”. Gli album, disponibili anche singolarmente sono stati tutti magistralmente rimasterizzati dai nastri originali, per riprodurre con certosina fedeltà il sound autentico di inossidabili tracce come ‘Musica Ribelle’, ‘Extraterrestre’, ‘La Radio’, ‘Voglio’, ‘Diesel’ e tante altre. Molto curato anche l’aspetto iconografico, che riproduce capillarmente la grafica delle edizioni originali (le immagini contenute nel box, infatti, raccolgono scatti per la maggior parte inediti, realizzati da grandi fotografi italiani ovvero Roberto Masotti, Guido Harari e Ilvio Gallo). Tra i protagonisti di questo meraviglioso progetto ritroviamo con immenso piacere Lucio Fabbri, Lucio Bardi, Claudio Pascoli, Mark Harris, Mauro Spina, Walter Calloni, Maurizio Preti (Crisalide), Patrizio Fariselli e Ares Tavolazzi (Area), Elio e Faso di Elio e le Storie Tese e Vittorio Cosma.
0 commenti