Malattia Oculare Tiroidea (TED): sintomi, cause e cure

La TED colpisce in prevalenza le donne e si manifesta con effetti che non riguardano solo gli occhi, ma anche l’equilibrio emotivo e la qualità della vita

La Malattia Oculare Tiroidea (TED – Thyroid Eye Disease) non colpisce solo lo sguardo: è una patologia cronica e debilitante che trasforma radicalmente occhi, vista ed equilibrio emotivo. Nasce da un errore del sistema immunitario, che invece di difendere l’organismo aggredisce i tessuti dell’orbita oculare, provocando infiammazione e una crescita anomala. Il risultato? Difficoltà visive, dolore, con ripercussioni profonde sulla qualità di vita e, nei casi più gravi, il rischio di perdita della vista.

Donna con occhi chiusi si copre un occhio con la mano, esprimendo dolore o fastidio visivo.
La Malattia Oculare Tiroidea (TED) può provocare dolore, arrossamento e disturbi visivi che incidono sulla qualità della vita di chi ne soffre.

PERCHÉ COMPARE

I meccanismi all’origine del problema non sono ancora del tutto chiari. Si sa però che si tratta di una malattia autoimmune che colpisce i tessuti dell’orbita oculare e di solito si presenta insieme a problemi alla tiroide. Compare, infatti, in circa il 30-40% dei pazienti affetti da ipertiroidismo dovuto alla malattia di Basedow-Graves. Oltre al sesso femminile e all’età dei malati, tra i fattori di rischio più importanti ci sono il fumo, l’eccessiva o la scarsa attività della tiroide e, potenzialmente, l’esposizione a fattori ambientali, come l’inquinamento.

CHI COLPISCE

La malattia oculare tiroidea colpisce in prevalenza le donne, con un rapporto donne-uomini 5-6:1, e le persone tra 30 e 60 anni. Tuttavia, nel sesso maschile, la malattia tende a presentarsi in forme più importanti. La prevalenza del disturbo è di circa 1 caso ogni 1milla abitanti, con un’incidenza annuale di circa 0,5 casi ogni 10mila. In Italia si stima che ne siano affette da 14mila a circa 50mila persone.

DIVERSI GRADI DI SERIETÀ

La malattia oculare tiroidea può presentarsi con diversi gradi di severità (lieve, moderata-severa, pericolosa per la vista) e si sviluppa in due fasi. Una attiva, che può durare fino a 3 anni, dove segni e sintomi possono comparire all’improvviso e peggiorare nel tempo. Nella fase cronica l’infiammazione e il gonfiore si riducono o si stabilizzano, il rossore diminuisce o scompare e il rigonfiamento all’occhio non peggiora.

COME SI PRESENTA

I segni più comuni della malattia oculare tiroidea sono occhi sporgenti e retrazione della palpebra. La patologia, però, può presentarsi con molteplici segni e sintomi, come strabismo con visione doppia. Questi disturbi possono interessare un solo occhio oppure entrambi in modo diverso. Tra le manifestazioni: alterazione dei colori, occhi rossi, palpebre gonfie, calo della vista e pressione agli occhi.

UN AIUTO A CHI NE SOFFRE

Amgen promuove la campagna informativa “Ti presento TEDMalattia Oculare Tiroidea: guardiamola a vista”. La campagna è pensata per aiutare i pazienti a riconoscere la malattia e affrontarne meglio i sintomi e le conseguenze. In campo una serie di strumenti pratici e contenuti originali, tra cui una digital photostory in otto episodi, dove la malattia prende la parola in prima persona e svela progressivamente la propria identità guidare il racconto è Francesco Pannofino, che accompagna lo spettatore in un viaggio visivo arricchito da immagini suggestive generate dall’intelligenza artificiale. Lo stesso tono narrativo è al centro del podcast “A tu per tu con TED”, una serie audio in cinque puntate. La malattia si confronta con i malati, i rappresentanti delle associazioni di pazienti e gli specialisti. Il fine è quello di aprire un dialogo diretto e accessibile sui problemi clinici, emotivi e sociali della malattia. Tutti i contenuti sono disponibili sul sito della campagna www.tipresentoted.it.

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