FENICE E CONTENTA

L’amore ai tempi del Coronavirus: istruzioni per le signore fifty

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Tra quarantene, chiusure di confini, mascherine atte a trattenere anche i nostri dubbi tra le labbra, si insinuano discrete e fascinose storie romantiche. Perché dopo averne viste tante in questo mezzo secolo ci tocca pure questa

Nessuno di noi ha la certezza di come andrà a finire questa storia di virus pandemici e di incertezza ancora più epidemica. Forse la preoccupazione più dolorosa, quella che si abbarbica all’anima di ognuno di noi, il vero morbo, è il non sapere dove sia la verità e cosa ci aspetta. Sarà vero, sarà ingigantito, sarà un complotto, sarà la fine del mondo?… Non lo sappiamo! E il non sapere genera ansia, paura e terrore. Così tra quarantene, chiusure di confini, mascherine atte a trattenere anche i nostri dubbi tra le labbra, si insinuano discrete e fascinose storie romantiche di amore.
L’amore ai tempi del coronavirus non è facile, soprattutto se è un amore taciuto, un amore che non può vivere alla luce del sole, un amore neonato ancora in sboccio. Quell’amore che dovrà dimostrare già da oggi e fin da subito, quanto vale. E se le sue fragili gambe lo porteranno lontano, il ricordo di questi tempi bui infiorerà i racconti epici della sua nascita!
Dovrà essere coraggioso e sfidare i blocchi, le distanze, la diffidenza, rischiare il contagio, forse! A cinquant’anni  pensavi di averne già viste tante… e invece no! In fondo ha del positivo, quello che accade, certo che lo ha! Significa che se ancora questa non l’avevi vissuta, hai ancora vita da imparare, da sperimentare, e nuove prove da superare. E allora ecco che quell’amore che era nato quasi per caso, arrivato da chissà dove, trova sul suo cammino l’ostacolo degli ostacoli, un indescrivibile, inaspettato, gigantesco virus! Un virus che blocca tutto e tutti! Miriadi di formiche impazzite che girano a vuoto nello spazio sempre più grande che è il mondo, passando da panico a strafottente menefreghismo!

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Mi addormento, pensando a quel meraviglioso amore neonato. E nel mio sogno quel caparbio amore si attrezza, passando silente nel formicaio, e si incunea nelle giornate, nelle notti di quarantena e sfida la sorte e viaggia in una macchina a velocità sostenuta, quasi a voler scomparire nell’orbita di chi controlla. Si fa trasparente e come una Primula Rossa, trasgredisce, incosciente, per arrivare a destinazione. Non c’è più tempo, restano i minuti reali che scivolano via veloci.
Allora a cinquant’anni, come un adolescente si ricomincia da capo, e con fatalismo e arroganza si riscopre il cuore che batte, il sesso che chiama, la pelle che aspetta. Tutto viene amplificato, tutto diventa più importante, fondamentale. Non sappiamo cosa sarà domani, non sappiamo se ci rivedremo, non sappiamo … allora consumiamoci oggi. Sì, proprio noi che non abbiamo l’eterno davanti, proprio noi che abbiamo già dissipato il nostro tempo quando eravamo ricchi di anni, tutti lì ad aspettarci, anni volati via come stormi di colombe.
Corri amore, corri veloce e vieni da me, non rimandare a domani quello che oggi, forse, ancora ci è permesso fare: incontrarci! Vieni tra le mie braccia e consuma il nostro amore con passione, una passione che brucia ogni paura e tentennamento. Non pensare, non ritrarti nemmeno un attimo da questo destino. Questa vita ci ha messo davanti a una scelta importante. Alla nostra età, ci vuole fare rilanciare i dadi e dire: Io ci sono, nonostante tutto, sono ancora vivo e ogni istante è prezioso.
L’amore ai tempi del Coronavirus non aspetta, vive di gioia e sorpresa, vive e non vuole morire nonostante tutto, è un amore che seppur neonato, combatte e caparbio resiste.

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POLIZIOTTO: Dove sta andando a quest’ora di notte?
PRIMULA ROSSA: Ehm, mi sto muovendo per lavoro…
POLIZIOTTO: A quest’ora?
PRIMULA ROSSA: Ehm, si !
POLIZIOTTO: Signore, lei sa che c’è un’ordinanza che vieta la deambulazione per motivi futili?
PRIMULA ROSSA: Ma io non deambulo per motivi futili.
POLIZIOTTO: E per quali motivi, allora?
PRIMULA ROSSA: Per motivi… sentimentali!
POLIZIOTTO: Non basta signore, sono motivi futili!
PRIMULA ROSSA: Beh tanto futili non sono!
POLIZIOTTO: Per il resto della comunità lo sono.
PRIMULA ROSSA: Il resto della comunità?
POLIZIOTTO: Già! Torni indietro e se ne stia a casa!
PRIMULA ROSSA: Ma io dovevo raggiungere… il mio amore!
POLIZIOTTO: Mi pare un atteggiamento molto irresponsabile ed egoista il suo. Se non torna indietro l’arresto.
PRIMULA ROSSA: Davvero?!
POLIZIOTTO: Certo!
PRIMULA ROSSA: Ma io… volevo solo essere un pochino felice…
POLIZIOTTO: Non è il momento, se ne riparlerà più avanti! Usi il buon senso.
PRIMULA ROSSA: Già, il buon senso! Allora… torno indietro…
POLIZIOTTO: Si!
PRIMULA ROSSA: A casa mia…
POLIZIOTTO: Si!
PRIMULA ROSSA: Se ne riparlerà più avanti…
POLIZIOTTO: Eh già…

(Poco dopo al telefono)

PRIMULA ROSSA: Amore, mi hanno bloccato per strada, non posso più venire. E che dobbiamo farci, bisogna portare pazienza… vorrà dire che ci faremo delle belle skypate! Ah, tu hai Facetime, va bene lo stesso….Ti amo!

LIBRO CONSIGLIATO:

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L’amore ai tempi del colera
di Gabriel Garcia Marquez

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