
Sanremo 2025: tra musica, glamour e sorprese, le nostre pagelle in anteprima!
Ed eccoci alla 75ª edizione del Festival di Sanremo, dove la musica incontrerà di nuovo il glamour, acconciature bizzarre e polemiche a colpi di microfono! Quest’anno, finiti (finalmente) i cinque anni del regno di Amadeus, si dovrebbe cambiare un filo registro… quantomeno così ha promesso Carlo Conti che si è trovato per le mani la patata bollente. Nel dubbio ci ha buttato dentro di tutto, sia a livello di co-conduttori, sia di ospiti e di generi musicali. Rispetto agli ultimi festival, nei quali i brani in gara erano più da Festivalbar che da Sanremo, tutti mirati ad essere fruibili per le radio e su TikTok, questa volta si passa dal cantautorale, alla ballad, passando per il rap, la dance e un pizzico di musica napoletana per un totale di 29 brani (il trentesimo era di Emis Killa che ha dato forfait e non è stato sostituito), che al preascolto è stato molto difficile giudicare, ma ci abbiamo provato. Tra canzoni d’amore, testi che ci lasceranno a bocca aperta e outfit da commentare, siamo quindi pronti a vivere una settimana all’insegna della musica, del gossip e di quella sana dose di spettacolo che solo Sanremo sa regalare, anche a chi costantemente giura e spergiura di non seguirlo.
Pronti a scoprire chi conquisterà il cuore del pubblico e chi invece si perderà nel labirinto della memoria musicale? Intanto ecco le nostre pagelle: che lo show abbia inizio!
1) Achille Lauro – “Incoscienti giovani”
Un brano che esplora la spensieratezza e le sfide dell’adolescenza, con il caratteristico stile provocatorio di Achille Lauro, che questa volta punta sulla ballad.
VOTO 6/7
2) Bresh – “La tana del granchio”
Un pezzo che mescola rap e melodie orecchiabili, raccontando storie di vita quotidiana con un linguaggio diretto e sincero.
VOTO 4/5
3) Brunori Sas – “L’albero delle noci”
Una ballata intima che riflette sulla nostalgia e sul passare del tempo, con la consueta profondità lirica di Brunori Sas. La canzone affronta il tema della genitorialità, descrivendo le paure e le gioie legate a una nuova nascita. A Sanremo mamme, papà e figli funzionano sempre. Candidato al premio Mia Martini.
VOTO 7
4) Clara – “Febbre”
Un brano pop energico che affronta le emozioni travolgenti dell’amore giovane, con un ritornello contagioso. Le radio la ameranno e si sentirà un bel po’
VOTO 6/7
5) Coma_Cose – “Cuoricini” Una canzone che unisce elettronica e indie, esplorando le sfumature dell’amore moderno con ironia e leggerezza. Il protagonista si sente trascurato e frustrato dall’incapacità della persona amata di comunicare realmente, riducendo tutto a semplici “cuoricini”. La metafora “un divano e due telefoni è la tomba dell’amore” dice tutto. Fausto e California crescono.
VOTO 8
6) Elodie – “Dimenticarsi alle 7” Un pezzo pop con influenze soul, che racconta la fine di una relazione con eleganza e intensità vocale. Lei è una delle vincitrici annunciate e sarà quasi sicutramente sul podio, anche se alla canzone manca forse quel guizzo in più.
VOTO 7 ½
7) Fedez – “Battito” Un brano energico che mescola rap e pop, affrontando temi di depressione, resilienza e determinazione personale. Tra mille polemiche, lo spazio lasciato alla musica è poco.
VOTO 5
8) Francesca Michielin – “Fango in Paradiso” Una canzone che unisce sonorità pop e rock, esplorando le contraddizioni della vita con testi profondi e coinvolgenti. Una ballata d’amore straziante. Fango in Paradisoracconta il dolore che porta la voglia di comunicare senza riuscirci, con il linguaggio contemporaneo:“Ti avrei scritto tutto in un messaggio, ma non sapevo se ero in grado”.
VOTO 7/8
9) Francesco Gabbani – “Viva la vita” Un brano che celebra la vita con il caratteristico stile ironico e ritmato di Gabbani, accompagnato da un ritornello molto orecchiabile, che sicuramente funzionerà a lungo.
VOTO 7
10) Gaia – “Chiamo io chiami tu” Una canzone pop che esplora le dinamiche di una relazione a distanza, con melodie avvolgenti e testi sinceri. Forte del successo estivo di “Sesso e samba”, ritorna con un pezzo con lo stesso mood, un tormentone estivo con qualche mese di anticipo. Il “Chiamo io chiami tu” del refrain è magnetico!
VOTO 7 ½
11) Giorgia – “La cura per me” Una ballata soul che mette in risalto la potenza vocale di Giorgia, affrontando temi di amore e protezione. Finalmente Giorgia torna a Sanremo con la canzone giusta, dopo svariate scelte discutibili. Con l’Orchestra sarà ancora più d’effetto che nella versione in studio.
VOTO 8
12) Irama – “Lentamente” Un ballad urlata a squarciagola, come Irama ci ha abituati sul palco dell’Ariston, che mescola pop e reggae, raccontando una storia d’amore che cresce con il tempo. Testosteronico al punto giusto, colpirà nel segno anche stavolta.
VOTO 7
13) Joan Thiele – “Eco” Una canzone indie che esplora le eco del passato e le loro influenze sul presente, con sonorità eteree e testi poetici. A bit boring.
VOTO 4
14) Lucio Corsi – “Volevo essere un duro” Un pezzo che unisce rock e pop, raccontando le vulnerabilità nascoste dietro una facciata di durezza. Se ne parla come di una delle punte di diamante di questo Festival, ma sinceramente non vedo tutta questa potenzialità nel giovane cantautore. Vedremo che succede.
VOTO 5/6
15) Marcella Bella – “Pelle diamante” la pelle diamante è quella di una figura femminile determinata, che non si lascia abbattere dalle difficoltà e affronta la vita con coraggio. La protagonista è descritta come una “mina vagante”, forte e sicura di sé, consapevole del proprio valore e delle proprie scelte. Il ritmo del brano potrebbe replicare il fenomeno Ricchi e Poveri dello scorso anno, anche se l’appeal di Marcella non è quello di Angela Brambati.
VOTO 7 ½
16) Massimo Ranieri – “Tra le mani un cuore” Un brano che mette in risalto l’intensità emotiva di Ranieri, affrontando temi di passione e dedizione. Pezzone di ampio respiro, un po’ anni 80 con tanto di sax solista molto ruffiano. Tra le firme di Tiziano Ferro e Nek e la voce di Ranieri, si farà sicuramente ricordare.
VOTO 8
17) Modà – “Non ti dimentico” Una canzone pop-rock che esplora la difficoltà di dimenticare un amore passato, con il trademark dei Modà. Non male, ma non aggiunge nulla alla produzione passata.
VOTO 6
18) Noemi – “Se ti innamori muori” un brano firmato da due vincitori della kermesse, Mahmood e Blanco. E’ una ballata emozionante che racconta la paura di lasciarsi andare all’amore, con tutte le sue fragilità e incertezze. Un arrangiamento orchestrale in crescendo potente con la voce di Noemi al top. Ottimo prodotto sanremese.
VOTO 8 ½
19) Olly – “Balorda nostalgia” . Simpatico e con una bella presenza scenica, Olly torna a Sanremo forte della hit estiva con Angelina Mango e con il successo di un album pieno di singoli radiofonici. Il contrasto tra il testo malinconico e la musicalità coinvolgente, sono il punto di forza del pezzo evocando quella nostalgia “canaglia”che ha provato chiunque abbia vissuto un amore difficile da dimenticare.
VOTO 8
20) Rkomi – “Il ritmo delle cose” un pezzo elettro-pop radiofonico in cui Rkomi, di nuovo in gara a Sanremodopo tre anni, cerca “Il ritmo delle cose” per restituire una forma al caos bruciante dei sentimenti, citando nientemeno che Piero Manzoni e le “macchie di Rorschach”.
VOTO 4/5
21) Rocco Hunt – “Mille vote ancora” Una canzone che celebra le radici e la cultura napoletana, segna il ritorno di Rocco Hunt al suo repertorio originale, prima di consolidarsi come re del tormentone estivo reggaeton.
VOTO 5
22) Rose Villain – “Fuorilegge” Un pezzo che mescola elettronica e pop, racconta il senso di solitudine e nostalgia che colpisce chi vede i suoi sentimenti non ricambiati.
VOTO 5/6
23) Sarah Toscano – “Amarcord” È la più giovane del Festival, con il pass di Amici di Maria De Filippi. Bella voce e un pezzo ultrapop con la firma di Federica Abbate che potrebbe tranquillamente funzionare, anche se non certo memorabile.
VOTO 6
24) Serena Brancale – “Anema e core” canzone danzereccia che omaggia Napoli, e lo fa già dal titolo, ma anche nel ritmo e nel testo, facendo pure ironia sui neo melodici. Dentro c’è un po’ di tutto, compreso un ritornello magnetico che entrerà dritto nella nostra testa.
VOTO 6 +
25) Shablo, Guè, Joshua e Tormento – “La mia parola” Una collaborazione di quattro artisti…quasi un USA for Africa del rap. Il brano ovviamente epurato dagli eccessi cui ci hanno abituati, nato per l’Ariston e gradevole anche per chi non ama il genere. Potrebbe rappresentare la sorpresa di questo festival. È cool, funziona ed è molto divertente.
VOTO 7
26) Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola” La canzone racconta la storia di un figlio che vede la madre malata di Alzheimer allontanarsi sempre di più…la mamma che diventa figlia: «Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai». Possiamo fare dell’ironia sul fatto che a sanremio la mamma funziona sempre, ma è innegabile che il brano emoziona. Parecchio. Il premio Mia Martini è già praticamente suo.
VOTO 7/8
27) The Kolors – Tu con chi fai l’amore Questo brano, scritto insieme a Calcutta e all’onnipresente Davide Petrella segna il ritorno di Stash & soci all’Ariston per il secondo anno di fila. E lo fanno con un’altra hit. C’è la dance un po’ tamarra, c’è un testo accattivante e un refrain che ti perseguita. Anche se siete di quelli che spergiurano che Sanremo non lo guardano e non lo ascoltano, la canterete anche voi
VOTO 7
28) Tony Effe – Damme ‘na mano. Al primo ascolto Tony è una sorpresa. Personaggio scanzonato, un po’ anni 50, molto romano e ritmo travolgente. Maschio alfa per teenagers tutto muscoli e tatuaggi, non dice nulla di nuovo, ma non dispiace.
VOTO 6
29) Willie Peyote – Grazie ma no grazie. La sua è l’unica canzone veramente impegnata o «politica» della kermesse. Con la consueta intelligente ironia racconta del paese e di quello che sta accadendo intorno a noi senza essere pesante o ridondante, adattandosi perfettamente al palco dove si trova. Nel testo cita anche i Jalisse, e con questo ha già vinto qualcosa!
VOTO 7/8
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