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ZEISS Vision Care presenta i dati della ricerca “Come gli italiani vedono il mondo e la vita”

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Oltre alla campagna NESSUNO VEDE COME TE che celebra l’unicità dell’esperienza visiva, ZEISS ha commissionato una ricerca che indaga il legame tra vista, ricordi, sentimenti ed emozioni degli italiani.

Lo scorso 10 ottobre si è celebrata la Giornata Mondiale della Vista, durante la quale ZEISS Vision Care ha presentato i risultati di una ricerca condotta da EMG Different. Lo studio esplora la percezione degli italiani riguardo al senso della vista e il suo legame con vari aspetti della vita, temi centrali della campagna attualmente on air “Nessuno Vede Come Te”.

La nuova campagna racconta in modo emozionale e coinvolgente l’unicità dell’esperienza visiva: pur condividendo la stessa realtà, ciascuno di noi la percepisce in modo personale. Questo trasforma l’atto di vedere in qualcosa di molto più profondo, rendendolo un’esperienza unica e intima. Con questa consapevolezza, l’azienda ha voluto esplorare il tema dell’unicità di ogni individuo e delle sue percezioni, commissionando un sondaggio su un campione rappresentativo della popolazione italiana. L’indagine è stata condotta da EMG Different, l’istituto di ricerca di Different, Communication Company parte di UNA – Aziende della Comunicazione Unite.

I RISULTATI DELLA RICERCA

I risultati della ricerca intitolata “Come gli italiani vedono il mondo e la vita. L’indagine di ZEISS su emozioni ed esperienze” hanno riservato alcune sorprese. Condotta nel settembre scorso, l’indagine è stata articolata in più fasi con focus specifici e ha utilizzato il metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview) su un campione rappresentativo di 600 italiani maggiorenni provenienti da tutte le aree geografiche della Penisola.

La prima fase della ricerca ha analizzato l’impatto della vista sulla memoria degli italiani. I dati raccolti rivelano che il 57% delle persone ha vissuto momenti che rimangono impressi nella loro memoria, di cui il 40% sono legati a esperienze di felicità, in particolare momenti vissuti in famiglia come la gravidanza, il matrimonio e la nascita di figli e nipoti. Approfondendo l’indagine, è emerso che per il 79% delle persone la vista gioca un ruolo centrale in queste esperienze. La ricerca sottolinea inoltre che, quando si chiede di associare uno dei cinque sensi a vari aspetti della vita, come la natura, l’arte, l’avventura, l’amore e la crescita, il senso della vista emerge come il più significativo, ad eccezione dell’amore.

I NOSTRI OCCHI FINESTRE SUL MONDO

Dalla ricerca abbiamo compreso che tutti e cinque i sensi stimolano e sviluppano la nostra emotività, ma è la vista il senso che ci accompagna maggiormente nella crescita e nell’avventura: se pensiamo a un quadro, a un panorama o al trascorrere degli anni, sono sempre gli occhi i primi a riconoscere la bellezza dell’arte e della natura. Solo con il sentimento dell’amore abbiamo avuto una sorpresa”, ha commento Alessandro Barboro, Direttore Operativo EMG Different. Se vedere significa quindi vivere esperienze, provare emozioni, ricordare immagini e momenti significativi, ne deriva che preservare il senso della vista diventa fondamentale. “Ogni fase della vita comporta esigenze visive specifiche, e prendersene cura sin dall’infanzia è cruciale non solo per prevenire l’insorgenza di eventuali patologie, ma anche per identificare tempestivamente difetti visivi e correggerli in maniera puntuale, personalizzata”, spiega Marco Mazza, Direttore della Struttura Complessa di Oculistica Pediatrica del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, “Dobbiamo ricordarci che le necessità di bambini, adolescenti e adulti differiscono notevolmente, nonostante i difetti visivi possano essere simili. Per questo non si può pensare che una soluzione da adulto vada bene anche per un bambino. Se necessita di un occhiale da vista, un bambino di 6 anni avrà bisogno di lenti molto diverse da quelle di uno di 10, di 15 o 20 anni: ogni età deve avere la sua soluzione su misura, perché l’occhiale deve calzare perfettamente sul volto e rispettare la fisionomia dei più piccoli in ogni fase della crescita


 

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