Ecco i segreti per per passare le giornate in casa senza impazzire
Ormai mi sono adattata alla situazione, anche se per una come me che vive praticamente di contatti umani, fondamentali più dell’aria, è davvero dura. Ma mi sono organizzata: ogni due ore faccio due passi, perché sfrutto il diritto alla passeggiata anti stress. Mi metto in tenuta da Coronavirus: mascherina, sacchetto giallo dell’Esselunga vuoto, per far capire che sto andando a fare la spesa; cane prestato dai vicini, per far capire che devo portarlo a mingere; metro, per far capire che mi terrò a distanza; valigetta del pronto soccorso, per far capire che devo andare in farmacia a fare rifornimento. E mi porto pure l’autocertificazione, perchè per lavoro devo osservare il mondo dal livello terra.
Come fare a trascorrere queste lunghissime giornate zenza impazzire?
Faccio la spesa un tot al giorno. Dopo un’ora di fila, una volta prendo due verdure, poi torno a casa, aspetto un pochetto e ritorno in fila, e prendo il latte. Ho la dispensa piena come l’antesignana Pina Fantozzi! In farmacia ormai mi danno del tu e siccome avevo già comprato tutto il comprabile, inclusi i pannoloni per l’incontinenza, mi sono buttata sul Tantum Rosa, che non acquistavo dal 92! Quella al banco mi ha guardato con gli occhi sgranati, le ho risposto: “Niente… un Amarcod!”
E vogliamo dimenticarci delle videochiamate? Milioni di video chiamate, conference call, facetime, skypate… ho risentito pure una sconosciuta cugina di decimo grado siciliana! Praticamente non abbiamo più nemmeno un gene in comune, ma chi se ne frega! Sentiamoci e parliamo come fossimo parenti strette, tutto fa brodo!
E per tenerci su siamo anche pieni di flashmob da fare, che alla fine non abbiamo più un minuto di tempo libero! Il mattino, dopo aver guardato il nostro sindaco che ci aggiorna sule nuove ordinanze, alle 12 bisogna fare l’applauso più che meritato ai medici e infermieri che stanno lavorando per tutti noi rischiando un botto. Al pomeriggio, dobbiamo suonare uno strumento (io ho riesumato la melodica delle medie con la musica della Barilla), alle 18 vestirsi bene e cantare Azzurro di Celentano, e comunque vada, “a una certa” bisogna PALESARSI AL BALCONE con qualunque meteo!
Poi per coinvolgere i bimbi, bisogna fargli disegnare l’arcobaleno e fargli scrivere che TUTTO ANDRA’ BENE su innumerevoli superfici! Coinvolgere i bambini è fondamentale e allora ecco che girano video di bimbi che danno soluzioni per debellare il virus che, tutto sommato, a volte parrebbero anche praticabili. E quindi via così, con foto di tazze, lenzuola, vestiti, muri: tutto colorato con il famoso motto di speranza ben scritto! Certo, alla fine, tutto andrà bene, e io ci credo davvero. Anche se la situazione, al momento, non sembra migliorare.
Ma se va avanti così, cosa diremo nei prossimi giorni ai nostri figli? La lotta contro l’abbrutimento è quella più dura insieme al fargli capire che questa situazione la supereremo e che noi tutti torneremo ad abbracciarci e a stare vicini anche fisicamente!
Come ha detto il nostro esimio presidente del consiglio Giuseppe Conte, un uomo che ultimamente mi sembra bellissimo: Stiamo lontani oggi per abbracciarci più forte domani! Madonna che bella frase che hai detto Peppe! Si, Peppe, ti credo! Mi sto pure innamorando un po’ di te a forza di guardarti nei tuoi video rassicuranti e pieni di raccomandazioni! Mi fai venire voglia di essere felice persino in questo momento di merda! Allora mi attengo a tutto quello che dici, come las più diligente delle scolare! Lo faccio per tutti ma anche un po’ per te che mi affascini! Peppe mio non mi deludere almeno tu!
LIBRO CONSIGLIATO
( lo consiglio perché abbiamo bisogno di farci due risate e loro mi facevano ridere parecchio)
Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano
di Gino & Michele
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