Il sogno di Lorella: confermarsi la fifty più amata dagli italiani
Ha iniziato indossando le scarpette da ballo, poi il suo talento pieno di sfaccettature l’ha portata lontano, fino a diventare “la più amata dagli italiani”. La splendida 53enne Lorella Cuccarini non ha infatti fatto solo danza: conduzione, recitazione, canto, prime serate, non si è fatta proprio mancare nulla in questi 32 anni di carriera nel mondo dello spettacolo. La vita è stata generosa con lei, nella carriera come nella vita privata, dove ha trovato la sua realizzazione accanto al marito Silvio Testi, sposato nell’ormai lontano 1991 e ai loro quattro figli.
Ora rientra in Tv in una veste quasi inedita: quasi perché torna alla fiction 13 anni dopo Lo zio d’America. Allora accanto a lei c’era Cristian De Sica, oggi, ne L’isola di Pietro, c’è Gianni Morandi.
Lorella, L’isola di Pietro, fiction di Canale 5 che ti riporta a lavorare accanto a Morandi…
Gianni e io abbiamo già lavorato assieme nel 2002, in Uno di noi, e collaborato ad alcune puntate di Domenica In. Lui è davvero un amico: ritrovarlo dopo tanto tempo è molto stimolante.
Ma sai che già si sogna una vostra collaborazione televisiva, magari in un varietà?
Magari!
Nell’Isola di Pietro sei Isabella Sulci, mamma dell’indisciplinato Matteo (interpretato da Federico Russo). Senti un po’ la responsabilità di questo ruolo, così diverso da quello della conduttrice in contenitori di intrattenimento o infotainment?
Sì, la responsabilità è molto diversa rispetto all’intrattenimento, dove la comunicazione e l’empatia con il pubblico sono completamente diversi. Lì giochi tutte le tue carte, qui sei vincente se fai dimenticare chi sei nella vita. Qui, poi, c’è dialogo tra generazioni e soprattutto ci sono i giovani al centro della storia.
Isabella ti assomiglia in qualche modo?
Isabella mi assomiglia molto perché è una moglie, una madre, caratteristiche che non mi riesce molto difficile mettere all’interno del personaggio.
A proposito di figli, tu ne stai crescendo ben quattro. Che poi in realtà sono ormai grandini…
I miei figli hanno dai 24 ai 18 anni, tra poco saranno loro a curare me.
C’è qualcosa che ti preoccupa per il loro futuro?
Ho sempre un occhio molto positivo nei confronti del futuro nel senso che penso che comunque se noi stiamo vigili e ci diamo da fare le cose si possono cambiare in meglio. E quello che io cerco in qualche modo di trasferire ai miei ragazzi è uno spirito critico, il fatto di essere molto attenti in un periodo in cui viviamo in una società molto fluida in cui sembra non ci siano più punti di riferimento, ma secondo me non è assolutamente vero, però ecco questo senso di insicurezza volte credo che vada combattuto. Bisogna dare nostri ragazzi le armi la forza per contrastare.
Lorella, la tua è da sempre una famiglia esempio…
Sì siamo belli solidi, non molliamo.
I tuoi ragazzi hanno mai manifestato il desiderio di lavorare nel mondo dello spettacolo?
Solamente Giorgio, uno dei gemelli; lui è appassionato di musica, compone, fa il dj, produzione. In questo ha preso molto più la parte di mio marito, che nasce come musicista.
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