
L’ultimo viaggio di Monica Vitti, nella sua polvere di stelle
Era il 3 novembre 1931 quando Maria Luisa Ceciarelli (questo il suo vero nome) venne alla luce e i suoi 90 anni, oggi che ci ha lasciato hanno ancora di più il sapore della tenerezza e della bellezza. La sua, quella ineguagliabile e unica di colei che scelse il nome di Monica Vitti per farsi amare dal mondo. Nell’assenza e nel silenzio che l’ha rubata ai tanti che la amano, Monica è diventata un’icona che tanto manca al cinema italiano. Sempre lieve e profonda ha sviluppato la sua carriera nel pudore e nel perfezionismo di interpretazioni indimenticabili, grazie a quella sofisticatezza nevrotica e sofferta che l’ha resa inimitabile e bellissima.
La voce roca, la sua bellezza, irregolare e levigata abbracciata da una cascata di capelli color del sole, amplificava i colori dell’anima. Monica era nata per spiazzare, affascinare e amare. Ed è proprio l’amore di suo marito, Roberto Russo, sposato nel 2000 dopo 27 anni di fidanzamento, che ha reso la sua vita ancora meravigliosa, nonostante da molti anni, ormai, la malattia degenerativa che l’ha colpita le abbia spazzato via i ricordi e cristallizzato il suo dolore. Monica è, e rimarrà per sempre, uno dei più grandi esempi del cinema italiano, l’emblema di una donna che non ha mai urlato la sua bellezza e il suo talento ma che ha saputo, come nessun altra, regalare sorrisi e lacrime davanti a una macchina da presa. Impossibile non innamorarsene. Impossibile non amarla.
Ora che hai raggiunto la tua polvere di stelle, fai buon viaggio, cara Monica. Noi, ti ameremo sempre.
0 commenti