Mano nella mano sulla passeggiata degli innamorati
Vi è mai capitato di visitare un luogo che vi ha emozionato al punto da desiderare di volerci tornare con la vostra persona del cuore? Se la vostra è una risposta affermativa, fidatevi di me e accettate un suggerimento: un piccolo angolo di paradiso vi aspetta per ristorare i sensi e la mente, ed è uno dei luoghi più poetici che abbia mai visitato. Intendiamoci, se la vostra persona del cuore declina l’invito, non fatevene un cruccio: Le sentier le Corbousier sarà ugualmente pronto ad affascinarvi.
Ci troviamo in Costa Azzurra e precisamente a Roquebrune Cap-Martin, a pochi passi dalla frontiera italo-francese. E’ il 1791, in piena Rivoluzione francesce, quando l’amministrazione delle dogane decide di tracciare un percorso di circa 12 km, che lungo il litorale colleghi Cap Martin al Principato di Monaco al fine di stanare i contrabbandieri che spesso si nascondono tra le rocce. Da quel momento in poi, in realtà la promenade diventerà uno dei luoghi più ambiti di tutta la Costa, grazie alla rigogliosa vegetazione tipica della macchia mediterranea che cresce sulla roccia a strapiombo e alla sublime vista sul mare.
Se la vostra persona del cuore è insieme a voi, sarà il momento giusto per stringerla a voi: l’ebbrezza che si prova è davvero unica. I profumi del mirto e dei pini marittimi scaldati dal sole du Midi si fonderanno con il profumo di salmastro; sentirete il rumore delle onde che si infrangono sulla roccia, mentre il vento caldo vi accarezzerà il volto e il blu intenso del mare si unirà a quello del cielo, al verde delle piante e dei fiori multicolori inebriandovi i sensi.
Lungo il percorso, non a caso chiamata più comunemente “Passeggiata degli innamorati” troverete diversi sentieri per poter accedere alle spiagge naturali, per prendere il sole e rinfrescarvi con un tuffo in mare o anche semplicemente per fare merenda all’ombra dei pini.
Col passare degli anni la promenade è diventata uno dei luoghi più ricercati della costa al punto che i più fortunati si sono potuti permette di costruire sontuose ville nascoste nel verde e con vista imprendibile: Villa Irina, posseduta dal dittatore dello Zaire Mobutu, Villa Cyrnos che fu dell’Imperatrice Eugenia, sposa di Napoleone III, o ancora Villa Cypris, appartenuta a Olympe Hériot, proprietario dei grandi magazzini del Louvre a Parigi.
Ma ci fu anche chi, innamoratosi di questo sito tanto selvaggio quanto affascinante, decise di stabilirvi una dimora del tutto inusuale: si tratta di Charles Edouard Jeanneret, meglio noto come Le Corbusier , il geniale architetto e urbanista svizzero, naturalizzato successivamente in Francia.
L’artista, nato nel 1887 e considerato tra i fondatori dell’architettura contemporanea, fu esponente del Movimento Moderno e del Brutalismo: progettò rivoluzionarie residenze private – come la Ville Savoye, in Francia – diventate un modello per l’architettura, ed edifici pubblici in tutto il mondo; inventò soluzioni abitative moderne come le Unitées d’Habitation; pianificò città ispirate a visioni utopistiche, come Chandigarh, capitale dello stato indiano del Punjab; e inventò mobili di arredamento entrati a far parte della cultura popolare occidentale, come la famosa Chaise Longue.
Eppure, per la sua dimora a Cap Martin, scelse una soluzione assolutamente inedita. Acquistò infatti, come regalo di compleanno per la moglie, un piccolo lembo di terra sul quale il padre dell’architettura moderna realizzò “Le petit cabanon” ovvero una minuscola residenza in legno dalle caratteristiche quantomeno originali: un’abitazione di 3,66 mt. x 3,66 mt. con un’altezza di 2,66 mt., concepita secondo il metodo modular che stabilisce la misura armonica alla scala umana secondo la regola aurea del principio di Fibonacci. Composta da un unico ambiente in cui trovano posto la zona riposo, la zona lavoro e da una toilette separata, l’arredamento è ridotto all’essenziale: un letto, un tavolo e un armadio/dispensa realizzati in Corsica e assemblati sul posto. Rivestita anche internamente da pannelli di legno, Le Corbusier dipinse il pavimento di giallo e divise il soffitto in pannelli che dipinse in verde, bianco e bordeax. “Le petit cabanon” è tuttora visitabile ma solo su appuntamento.
Per 18 anni la coppia trascorse ogni mese di agosto a Cap Martin e il soggiorno in questo contesto magico fu per il Maestro di grande slancio artistico. Proprio qui infatti progetterà tra l’altro una delle sue architetture più famose, la cappella di Notre Dame du Haut a Ronchamp .
Quando venne trovato senza vita, colpito da un malore nelle acque al largo di Cap Martin, nell’agosto 1965, si temette un cattivo ritorno di immagine per la zona ma ciò non accadde: il luogo divenne sempre più meta di turisti, sportivi, o semplicemente di chi apprezza il contatto con la natura selvaggia.
Al termine di questa passeggiata sarete forse un po’ stanchi ma sicuramente arricchiti e rigenerati. Sempre che la persona dei vostri sogni abbia deciso di accompagnarvi, sarà giunto il momento di ammirare, mano nella mano, uno strabiliante tramonto incorniciato da uno dei panorami più suggestivi del mondo. In caso contrario, avete diverse alternative: potete godervi la giornata in santa pace da sole, o andarci insieme a una allegra compagnia di amici oppure… trovare un’altra persona dei vostri sogni.
Info:
Sentier Le Corbusier
Roquebrune-Cap-Martin (Francia)
http://www.capmoderne.com
Tel: + 33 6 48 72 90 53
Mail: contact@capmoderne.com
Image credits: Rosanna Calò
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