STILE DI VITA

Perchè le coppie over anta sono quelle che funzionano

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Cosa non dovrebbe mancare in una coppia perché possa essere definita "di successo"? E perchè le seconde unioni sono quelle che funzionano di più? Ve lo raccontiamo in questo articolo

Ci sono coppie contemporanee che sono come le multinazionali farmaceutiche, di riffa o di raffa cadono sempre in piedi. In questo articolo voglio approfondire nel dettaglio quali sono le caratteristiche e perché possiamo definirle coppie di “successo”. A differenza di un tempo, la coppia che resiste lo fa perché i due hanno suonato la stessa nota al primo incontro e poi, nel tempo, hanno composto sinfonie e concerti. Non voglio prendere in esame le coppie datate, quelle appartenenti al Giurassico e che se potessero si manderebbero a stendere a vicenda e resistono perché si deve resistere! Le coppie di successo di cui voglio parlare sono la combinazione di sapori diversi, quelle che si sono adattate al mix and match senza forzarlo. Il piatto dello chef stellato che raccoglie la rugiada al mattino e te la serve con un uovo conservato sotto terra per un mese. Hai presente quel tipo di abbinamenti che pensi ommioddio come fanno, eppure… Eppure resistono.
Mi verrebbe da dire che di errori devono averne commessi prima di raggiungere l’agognato “per sempre”, forse un matrimonio naufragato, il consumo di fidanzati con scadenza, un percorso di crescita personale vincente. Insomma due persone mature che fanno gli amanti o i fidanzatini, pur essendo passato un lustro, un qualche segreto devono averlo nascosto in soffitta. A sentire loro non ci sono segreti, ma non me la raccontano giusta. Allora provo a immaginare cosa non dovrebbe mancare in una coppia perché possa essere definita di successo.

Privacy

Una coppia di successo deve avere una landing page di privacy lunga 35 pagine dattiloscritte con carattere 6  testo Calibri. Eh già, la privacy la metto al primo posto per una perfetta convivenza. Condividere tutto non è accettabile, ognuno deve poter rifugiarsi nel proprio giardino segreto che arrederà come più gli piace. Semmai volesse prenotare una visita dovrà fare domanda in carta bollata e poi dimenticarsi di averlo fatto. Godere di uno spazio/tempo personalizzato significa poter frequentare amici non condivisi dalla coppia, praticare passioni stravaganti, far riposare il guerriero che c’è in noi. In poche parole assumere il ruolo “single felice” ogni volta che se ne sente il bisogno. Rifugiarsi nel proprio giardino segreto non significa sbattere la porta in faccia al partner. Non è uno slam che pialla. Dire all’altro che si ritira per due ore perché ne ha bisogno è la regola pagina 22 dello statuto sulla privacy. Da qui a condividere cosa si è fatto in quelle due ore sta nella sensibilità del patto stabilito dalla coppia.

Ognuno a casa propria

E’ fondamentale, nonché strategico, avere ognuno la propria abitazione. E’ vero, a mettere insieme le forze le spese si dimezzano, ma anche la vita sarebbe a metà e allora cade il palco con tutti i cantanti. Di solito le coppie di successo hanno gli “anta” suonati e si presume che non vivano in un sacco a pelo. Ammettiamo che in gestione abbiano anche dei figli, ecco che la distanza, aiuterebbe la coppia a non piegarsi al cliché della relazione fallimentare passata. Ci si incontra per una cena, il week end per una gita fuori porta, che fa tanto anni ’80 e funziona ancora. Un tempo c’era la mamma che ci vedeva bene, ora sono i figli a guardare fuori dalla finestra e se ti beccano con un amante a baciarti sotto il portone sono dolori.

Fidarsi al 100%

Avere anche solo il minimo sospetto che l’altro ti possa tradire, farà fallire la coppia per l’ennesima volta. Ecco perché fidarsi al 100% è una conditio sine qua non. Essere fedeli significa poter contare su di lui, sulla sincerità, sul dialogo e sula complicità. Le coppie degli ultimi tempi hanno dimostrato che restare fedeli sul lato sessuale è difficile. Perché allora non provare a condividere dubbi, pensieri, pulsazioni e desideri? Nei fallimenti precedenti il tradimento ha rovinato tutto, mica per il fatto in sé, ma perché non si ha avuto il coraggio di parlare del problema. Da qui il prossimo punto.

Mantenere i patti stabiliti

Disilludere fa più male di uno schiaffone. “Un bel tacer non fu mai scritto” disse il poeta Jacopo Badoer nel 1602, perfetto da applicare in centinaia di occasioni, a mio parere, non se sei in una coppia di successo. Non è forse sgradevole aprire l’armadio e trovare 5 scheletri pronti a saltarti addosso? Non dire è molto peggio che dire, fidati. Per questo mantenere i patti stabiliti è imprescindibile per una coppia di successo. Se vuoi modificare un atto, un capitolo, un paragrafo del contratto parlane e risolvi.

Nota dolente: il sesso

Cos’è il sesso se non il piacere di vivere un attimo di estasi? Passato l’urlo dell’uragano si torna a fare i conti con i sentimenti, le emozioni quotidiane, la scoppiettante sveglia al mattino e la tisana calmante della sera. Se all’acquisto del 3580° biglietto sulle montagne russe ti pare di fare una passeggiata sul prato di casa tua devi correre ai ripari.
La domanda è: se fare sesso con un’altra persona ti fa riprovare i brividi della prima volta perché mi impedisci di emozionarmi? La risposta sta nel percepire la cosa come un tradimento o come un atto di generosità per la tua felicità. E se una coppia perfetta avesse fatto un patto segreto: “Se fai sesso con un altro me lo dici e ne parliamo?” Suona molto perversa questa cosa, lo so, ma a fronte di un segreto, io preferisco la condivisione. Una regola però va rispettata ed è: niente love story nel sesso libero. La fedeltà mentale ha le sue regole e non puoi giocarti l’asso ogni volta che vuoi. Di solito queste coppie cosiddette “aperte” tradiscono molto meno delle altre, forse perché si sentono libere di poterlo fare e appunto non lo fanno.

Nessuno di noi ha la verità in tasca, si tenta di comprendere, si fanno indagini e si esprime un’opinione. Certo che per onestà intellettuale preferisco una coppia coraggiosa a una che fatica a darsi il buongiorno e si manda a fan culo prima di chiudere occhio. Non so tu.

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