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Un Louvre della moda a Parigi: è il Museo di Yves Saint Laurent

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Si trova nella dimora storica della Maison del grande stilista francese, in Avenue Marceau, luogo in cui ha lavorato per oltre 30 anni e che ha visto nascere tutte le sue più famose creazioni. La rassegna permanente racconta il suo genio attraverso una selezione di cinquanta modelli

 

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Se siete affascinate dalla moda e da coloro che l’hanno resa grande, a Parigi esiste un museo che non potete assolutamente perdervi: quello dedicato a Yves Saint Laurent. Non si tratta di un’esposizione temporanea, ma di un vero e proprio museo, che occupa la dimora storica della Casa di moda parigina del grande stilista in Avenue Marceau, luogo in cui ha lavorato per oltre 30 anni e che ha visto nascere tutte le sue più famose creazioni.
Il Percorso inaugurale, aperto il 3 ottobre, dopo oltre 15 anni dalla chiusura della celebre Maison, ci racconta il genio creativo del grande couturier attraverso una selezione di cinquanta modelli delle collezioni di haute couture, accompagnati da accessori, bozzetti, fotografie e contributi video che contribuiscono a rendere questa esperienza davvero indimenticabile.

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La storica dimora dallo stile napoleonico in Avenue Marceau, sede dellla Maison de Couture e ora Museo di Yves Saint Laurent.

Nato nel 1936 a Oran, Saint Laurent si trasferisce a Parigi per lavorare con Christian Dior, che sostituirà dopo l’improvvisa morte di quest’ultimo, ottenendo a soli 21 anni il suo primo trionfo, grazie alla collezione Trapèze. Nel 1962, insieme al suo compagno e storico socio Pierre Beger, apre la sua casa di moda, che all’epoca aveva sede in Rue Spontini, nel 16esimo arrondissement della Capitale. Nel 1974, conscio del grande successo ottenuto, trasferisce la sua attività nella storica dimora dallo stile napoleonico in Avenue Marceau, facendola diventare il suo quartier generale.
Quando nel 2002, annuncia il ritiro dalle scene, il luogo che ha ospitato la sua casa di moda diventa la sede della Fondazione Pierre Berger/YSL che raccoglie le opere d’arte collezionate negli anni da colui che oltre a essere stato sempre al fianco dello stilista, era anche un grande imprenditore e collezionista d’arte. In seguito, proprio per volere di Berger, diventa l’attuale Museo, che ha lo scopo di conservare e mantenere viva tutta la straordinaria opera dello stilista francese.


Il percorso di visita comincia dal grande Salone dei ricevimenti, dove avevano luogo le sfilate e le presentazioni delle collezioni, in cui sono esposti alcuni dei capi più significativi e dove assistiamo a un filmato che racconta la carriera e la vita di questo grande stilista.
Proseguiamo poi verso il suo Studio, per oltre 30 anni luogo centrale della Casa di moda: un vasto spazio neutro, luminoso e silenzioso, caratterizzato da un immenso specchio che occupa un’intera parete e che costituisce l’elemento principale del locale in cui Saint Laurent lavorava. L’ufficio dello stilista ci colpisce per la sua semplicità: due cavalletti sostengono un grande vassoio pieno di oggetti appartenuti al couturier dove alcuni rappresentano i suoi ricordi personali e altri sono invece i suoi indispensabili strumenti di lavoro. Le matite e i pennarelli con cui disegnava i suoi modelli e i grandi occhiali neri sono appoggiati sulla scrivania, il camice bianco che ne rappresentava una sorta di divisa è posato sullo schienale della poltrona e la ciotola del suo adorato cane Moujik trova posto ai piedi della scrivania. In questo modo l’impressione che lo stilista scomparso nel 2008, non se ne sia andato per sempre ma si sia solo momentaneamente assentato, è davvero forte ed emozionante.

studio saint laurent

Lo studio dello stilista in cui sono conservati tutti gli elementi che lo caratterizzavano e che utilizzava per lavorare.

Lo studio dello stilita con, in fondo, il grande specchio.

 Lo studio dello stilista in cui sono conservati tutti gli elementi che lo caratterizzavano e che utilizzava per lavorare.

La scrivania di Yves Saint Laurent.

Proseguiamo la visita nella Sala Exotismes, consacrata alle differenti risorse d’ispirazione dello stilista, dove grazie ai modelli esposti, questi “esotismi”, ovvero i suoi viaggi immaginari attraverso i quali ci consegna la visione di terre lontane, ci permettono di viaggiare dal Marocco (sua seconda patria, dove insieme a Berger visse a lungo) all’Africa Sahariana, passando per la Spagna, la Russia e arrivando fino in Asia.


La sala successiva è quella chiamata Hommage a la mode, che mostra il percorso stilistico e creativo compiuto da Saint Laurent, che ha esplorato la storia della moda attraverso le sue creazioni, passando dal Medio Evo fino al Rinascimento, per approdare al XX secolo. E’ proprio in quegli anni che YSL inventa l’abbigliamento della donna moderna, creando capi che hanno rivoluzionato il nostro guardaroba come le jumpsuit, lo smoking femminile, il tailleur pantalone, il cappotto in stile marinaro, la giacca Sahariana e gli abiti che si rifanno ai grandi artisti dell’epoca quale fu Mondrian, protagonista di uno dei modelli più famosi delle collezioni del grande couturier. Rimaniamo affascinate dal racconto del “Dietro le quinte”, in cui viene spiegato il metodo creativo e realizzativo delle collezioni di questa grande Maison de Couture che impiegava oltre 200 persone e dove regnava un vero e proprio spirito di famiglia.

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Gli abiti ispirati ai grandi artisti tra cui il modello Mondrian.

Ci fermiamo in una piccola sala in cui viene proiettato un docufilm consacrato interamente alla straordinaria relazione che ha unito YSL e Pierre Berger per tutta la loro vita. Impossibile non emozionarsi di fronte alla storia di due uomini che insieme hanno fondato e diretto una casa di moda diventata un vero impero, dove il primo si occupava della creazione e il secondo della direzione.

YSL et Pierre Beger

Yves Saint Leurant e Pierre Beger.

Il coinvolgimento nelle vite e nella carriera di YSL e Pierre Berger è fortissimo, anche grazie all’eccellente scelta dei brani musicali che ci accompagnano lungo tutto il percorso: la sublime voce di Maria Callas dà forza alla musica di Verdi, in perfetto accordo con la magnificenza dei modelli esposti, così come il Boléro di Ravel, che fu scelto dallo stilista per la sua ultima sfilata nel 2002.
La visita di questo museo (il primo e per ora l’unico di questa grandezza a essere consacrato all’opera di uno stilista) è davvero una continua emozione che per meglio imprimere nella vostra anima vi consigliamo di fare al di fuori dei periodi di grande affluenza, per poter assimilare al meglio l’atmosfera di questo luogo, così mitico e allo stesso tempo molto intimo.

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Usciamo da questa splendida esperienza con tanta emozione e un affetto profondo nei confronti di due uomini, scomparsi a undici anni di distanza l’uno dall’altro, e con una frase di Yves Saint Laurent, che tutte le donne dovrebbero tener sempre presente:
La mode n’est pas faîte uniquement pour embellir les femmes mais pour les rassurer, leur donner confiance, leur permettre de s’assumer (la moda non è fatta unicamente per rendere le donne più belle, ma per rassicurarle, per dar loro fiducia, per permetterle di essere se stesse).

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Musée Yves Saint Laurent Paris
5 avenue Marceau – Parigi
Percorso inaugurale: fino al 9 settembre 2018
Orari: dal lunedì alla domenica h.11-18
Venerdì fino alle 21

Photo credits: Elisabeth Faure

 

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