
A Torino, nuova vita per la Galleria Subalpina
Tè di alta qualità, bicerin e caffè monorigine, piatti di chef stellati, vini e distillati d’autore, una raffinata libreria internazionale con angolo caffetteria, un cinema storico: la Galleria Subalpina, gioiello ottocentesco aperta nel 1874 che unisce piazza Castello a via Cesare Battisti, pieno centro di Torino, sembra tornata ai fasti di inizio Novecento. Era il 1907 quando Guido Gozzano descriveva nella poesia Le Golose le eleganti signore ingioiellate che mangiavano le paste da Baratti & Milano, lo storico caffè torinese che ancora oggi affaccia le sue vetrine nella Galleria Subalpina. “Io sono innamorato di tutte le signore che mangiano le paste nelle confetterie. Signore e signorine – le dita senza guanto – scelgon la pasta. Quanto ritornano bambine! Perché niun le veda, volgon le spalle, in fretta, sollevan la veletta, divorano la preda.”
LA RINASCITA DEL PASSAGE TORINESE
Dopo un periodo in cui si erano registrate alcune chiusure dovute all’aumento degli affitti da parte dell’ex proprietà americana (un fondo), ora i nuovi investitori locali hanno rilanciato lo spazio aulico attraendo inedite attività commerciali e lanciando nuove iniziative in quelle già esistenti. Presto la Galleria ospiterà anche attività culturali e si preannuncia un’apertura serale prolungata per far vivere questo gioiello Liberty a tutte le ore della giornata. Andiamo alla scoperta del più celebre dei passage torinesi, nato proprio sul modello delle famose gallerie commerciali di Parigi.
LA VIA DEL TÈ
Da meno di due mesi, il celebre marchio fiorentino ha aperto un nuovo punto vendita in Galleria che va a sostituire la precedente boutique di via Carlo Alberto. Il negozio è un piccolo gioiello, caldo e accogliente, grazie agli elementi iconici dei negozi La Via del Tè: il delicato arredamento in verde celadon e la carta da parati con il pattern della Camellia Sinensis, la pianta del tè, oltre a raffinati mobili in stile Liberty. Nella boutique è possibile acquistare una vasta gamma di tè in lattina, filtri e sacchettini, oltre a confezioni regalo, accessori per la preparazione e tè sfuso in foglia intera. Il concept del negozio (e del brand) è quello di fare cultura sul mondo del tè e trasmettere la passione per quella che è più̀ di una semplice bevanda, è un rituale, un’esperienza sensoriale sia sociale che intima, ed un alleato prezioso per il nostro benessere quotidiano.
PROFUMI E SAPORI IN GALLERIA
L’aromateca è un angolo dedicato ai profumi, con flaconi in vetro contenenti essenze di tè, mentre sul bancone c’è un samovar sempre pronto a offrire un tè di benvenuto a tutti i visitatori. In occasione dell’apertura, La Via del Tè ha creato una miscela esclusiva per omaggiare la storica galleria torinese: la miscela Liberty, ispirata al tradizionale dolce piemontese, il bonet al cioccolato.
BARATTI & MILANO
Lo storico caffè compie 150 anni: le luminose e ampie vetrine che affacciano sulla Galleria sono uno dei simboli della elegante Torino d’antan che continua a perpetrare una tradizione fatta di cioccolate calde, bicerin e vermouth. Ma proprio in occasione di questo importante anniversario c’è stata una svolta epocale. Per la prima volta nella sua storia la caffetteria ha deciso di aprire la sera per cena. È un completamento e un arricchimento del servizio già curato a pranzo, dal 2023, dai fratelli Piero e Ugo Alciati, alla guida del ristorante stellato Guido a Fontanafredda (Cuneo).
UN MENU’ PIEMONTESE
Torinesi e turisti possono così apprezzare alcuni classici della cucina piemontese come gli agnolotti del plin o il vitello tonnato anche la sera, in un momento in cui alla tavola si può dedicare un po’ più di tempo. I mitici tajarin ai 40 tuorli d’uovo – un must dello chef Ugo Alciati che ha appreso il segreto della loro preparazione dalla mamma Lidia – la sera vengono serviti con l’accompagnamento prezioso dei tartufi. Da non perdere il gelato al fior di latte mantecato al momento.
LIBRERIA E CAFFETTERIA LUXEMBURG
Nella Galleria Subalpina si è installata da poche settimane anche la Libreria Internazionale Luxemburg, fondata nel 1872 e quindi praticamente coeva della galleria. Segnalata sui giornali internazionali come una delle dieci librerie più belle del mondo, aveva sede un centinaio di metri più in là, all’angolo fra via Cesare Battisti e via Accademia delle Scienze. Le vecchie scaffalature il legno sono state smontate, restaurate e riadattate alla nuova sede, impreziosita dal soffitto a volta in mattoni, dalle luci soffuse che invitano a sfogliare i preziosi volumi. In un angolo è stata creata una micro-caffetteria che serve la miscela monorigine brasiliana Mundo Novo torrefatta dal brand torinese Costadoro. Da abbinare ai croissant e ai biscottini che arrivano dal vicino caffè storico Baratti & Milano. Un bell’esempio di sinergie fra due insegne protagoniste della nuova vita della Galleria Subalpina.
DISPENSA E LE ALTRE NOVITÀ
Dispensa, il locale di Compagnia dei Caraibi, già attivo in Galleria Subalpina con la sua raffinata selezione di alcolici, vini, birre e prodotti alimentari di alta gamma, amplierà nei prossimi mesi i suoi spazi, spostandosi di pochi metri nei locali a fianco de La Via del tè. Qui nascerà un nuovo cocktail bar bistrot con una quarantina di posti a sedere (con possibilità di optare per l’asporto) dove verranno serviti i piatti dei Costardi Bros, che già firmano il menù fine dining del vicino ristorante Scatto, in piazza San Carlo.
LE NOVITA’ IN GALLERIA
Fra le altre novità che si preannunciano in Galleria, c’è la gelateria targata Piero Chiambretti, già presente sotto le vetrate Liberty torinesi con il suo gruppo legato alla ristorazione. Il ristorante Arcadia e lo Sfashion Café possono ormai essere considerati due indirizzi storici, assieme ad un baluardo della cinefilia torinesi come il Cinema Romano, inaugurato nel 1911 ma che già prima esisteva come cinematografo Lumière.
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