Seduzione ed esibizionismo femminile
La seduzione, insita nella natura umana, deve essere vissuta in modo spontaneo, ascoltandosi e cercando di capire la personalità di chi si vuole sedurre. Rientrare in quel gioco del corteggiamento che porta alla conquista dell’altro: per la prima volta e poi per tutte le volte che seguiranno. La seduzione espressa da uno sguardo, da un sorriso, da un modo di muoversi e parlare, è un fine gioco di chiaro-scuro, di darsi e rischiare, ma anche di trovare una via di fuga per uscire dalla partita se la risposta dell’altro non c’è. Anita Naik nella sua “Guida al sesso” (Guide Pink Generation, Morellini Editore) scrive: “Le riviste e persino i libri possono contribuire a darvi la sensazione che se non siete audaci e temerarie, a letto non valete nulla. Grazie al cielo non è così! essere trasgressive semplicemente non fa per tutte. Se avete una vena trasgressiva è meglio che la tiriate fuori per gradi, specialmente se non volete far scappare un nuovo partner”.
ACCENDERE L’EROS
Un consiglio utile perché la sfida esibizionista fa parte della natura femminile (pensavate fosse una caratteristica più che altro maschile?) Mostrarsi in atteggiamenti erotici anche nel quotidiano, assumendo posizioni ‘indecenti’ più o meno evidenti è un gioco sensuale che aiuta a rimuovere le inibizioni e può servire alla donna per eccitarsi, ancor prima che per eccitare l’uomo. Non c’è nulla di sbagliato nell’impulso di farsi guardare per accendere l’eros – può diventare un collante per la coppia – se non disturba la sensibilità dell’altro, altrimenti diventa prevaricazione. Invece, l’esibizionismo come comportamento sessuale compulsivo, che oggi è traboccato nel web, consiste in un piacere che si autoalimenta, senza mai diventare appagante.
IL BISOGNO DI CONQUISTARE
Tra l’altro l’uomo può non rispondere alla seduzione, schivando una sfida erotica aggressiva. “Mettersi in mostra e assumere atteggiamenti seduttivi soddisfa spesso il bisogno di conquistare, non tanto di ‘consumare’” commenta Daniela Wenger Uslenghi, psicologa e psicoterapeuta, direttore scientifico dell’Istituto Hoffman Italia. “Questa tipologia femminile, infatti, è seduttiva anche con altre donne, perché essere al centro dell’attenzione è funzionale alla conferma di sé stessa”. Ma perché si creano queste personalità che hanno una base di insicurezza, cioè ‘esisto se ho la stima degli altri’?
QUALI RAGIONI?
“È possibile che da bambine non siano state ‘viste e riconosciute’ e non ascoltate (o che abbiano pensato di non esserlo abbastanza) e siano cresciute con scarsa autostima oppure che abbiano avuto una madre affascinante con la quale sono entrate in competizione”, afferma la dottoressa Wenger Uslenghi. “Altro scenario: durante l’infanzia hanno imparato che essere bella e/o intelligente è una strategia per avere amore”. Anche la società ne è complice: la rappresentazione mediatica della donna viene costruita attorno ad un’immagine erotizzata del corpo, sempre più esplicita. L’aspetto fisico diventa un banco di prova dove misurarsi, con un’idea di sé che si definisce attraverso lo specchio dello sguardo altrui.
0 commenti