Vacanza in Puglia, alla scoperta delle 100 masserie
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Chiudete gli occhi e immaginatevi il luogo dei vostri sogni. Quello dove i colori, i profumi e i sapori si fondono con la cultura, la storia, il paesaggio, la pace e le tradizioni. Quello dove la gente è così ospitale che vi sembra di essere dentro a un meraviglioso film neorealista. Ora riapriteli, guardatevi intorno e non sopprimete il vostro stupore, perché tutto questo esiste e si trova nella Valle d’Itria, in pieno territorio pre Murge.
Se per la massa parlare di Puglia significa Salento, che tanto di moda è divenuto negli ultimi anni, per noi parlare della più accogliente regione d’Italia significa raccontarvi di quello che ci piace definire il “Triangolo d’oro pugliese”, situato poco distante da Taranto e compreso tra i comuni di Crispiano, Statte e Mottola.
IL TERRITORIO DELLE 100 MASSERIE
Così numerose sono le cose che vogliamo raccontarvi di questa terra, che abbiamo deciso di cominciare con quello che è conosciuto come il Territorio delle 100 masserie, per le quali è stato creato un importante consorzio. Tante sono infatti le strutture disseminate nell’ area che fa capo al comune di Crispiano, un bellissimo borgo di circa 14 mila abitanti a 230 metri sul livello del mare, situato nel cuore del Parco delle Gravine, con la splendida Premurgia a fare da sfondo.
Le prime emozioni le avrete proprio nel visitare questo paese risalente al terzo secolo, l’unico ad avere la Gravina nel proprio centro e dove sono ancora visibili le Grotte del vallone risalenti al XIII secolo, inizialmente dimora dei monaci basiliani, abitate fino agli Anni 70 dalla popolazione del luogo e che attualmente vengono utilizzate per la rappresentazione del presepe vivente. Una piccola Matera di Puglia che non a caso nel 2015 è stata riconosciuta come Destinazione turistica di eccellenza per il turismo e la gastronomia locale, facente parte dell’Eden destination.
LA GASTRONOMIA
Partiamo proprio dall’aspetto gastronomico: è bene che non vi mettiate a dieta prima di intraprendere questo viaggio straordinario. Sappiate infatti, che in ogni masseria che visiterete i proprietari vi faranno degustare le loro produzioni da cui rimarrete totalmente conquistati, al punto che non potrete fare a meno di acquistarle. Prevedete quindi un bagaglio supplementare da riempire con i prodotti tipici di questa terra incantata: avrete l’imbarazzo della scelta tra oli, vini, formaggi, latticini e ortaggi. E, giusto perché la dieta non è nelle nostre corde, non lasciate Crispiano senza aver consumato almeno un pasto al ristorante La Cuccagna che include la macelleria originale e dove verrete accolti con la grazia e la cortesia tipica della gente di questi luoghi e da un infinito numero di antipasti tipici del territorio, rivisitati dallo chef così come tutti i piatti proposti nel menù (non perdetevi l’acqua sala), al quale si affianca una scelta di oltre 500 etichette di vini nazionali e internazionali selezionati dal proprietario e conservati nella cantina che potrete visitare.
LE MASSERIE
La visita delle masserie è un’esperienza indimenticabile che vi porterà a rivivere il percorso dell’evoluzione contadina. Nate nel 1400, oltre che erogatrici di servizi per il territorio circostante, le masserie rappresentano una forma primordiale di urbanizzazione determinata da un’area autonoma e autosufficiente. Pensate a una sorta di veri e propri piccoli villaggi che rappresentavano un importante luogo di aggregazione: ecco, le masserie sono esattamente questo. Sempre situate in una posizione defilata rispetto ai centri abitati, queste strutture erano, e sono tuttora, il luogo ideale per beneficiare del clima ventilato e fresco dell’entroterra, dove oltre alla produzione si creava lo sviluppo sociale della gente del territorio, tanto che quasi tutte hanno una struttura a corte chiusa, con un corpo centrale che si sviluppa attorno a una grande corte in cui trovano generalmente posto un’aia e una piccola chiesa. Se l’aia rappresentava una vera e propria piazza in cui socializzare e conoscersi (molti matrimoni nacquero proprio lì), la cappella era il centro di aggregazione che raccoglieva le famiglie nella preghiera dopo il lavoro nei campi, a testimonianza del fatto che le masserie erano veri e propri villaggi, che, per la loro distanza dai paesi, necessitavano di luoghi di culto interni.
Il significato di queste strutture nasce dall’etimo latino classico massae, cioè l’insieme di costruzioni rurali e di terreni appartenenti a un dominus il quale le affidava a un massaro, ovvero a colui che si occupava a tempo pieno sia dei lavori agricoli che zootecnici. Ma il termine masseria è associabile anche al fenomeno della transumanza che faceva muovere una grande “massa” di animali.
Proprio per riscoprire la bellezza di queste strutture sono stati creati dei percorsi turistici tematici e personalizzabili a disposizione di chi vuole vivere questa esperienza: noi abbiamo visitato alcune tra le più belle masserie e ne siamo rimasti così affascinati da volvervi portare con noi…
MASSERIA AMASTUOLA
Se amate la natura, il design e l’eccellenza gatronomica, la Masseria Amastuola è il luogo che fa per voi. Per prima cosa, sarete colpiti dai 110 ettari dell’immenso vigneto che un paesaggista spagnolo ha realizzato a curve di livello, in cui sono state inserite 24 isole di ulivi secolari, con un’età che oscilla tra i 300 e gli oltre 1.000 anni, tutti ripiantati seguendo un percorso visivo straordinario che fa da cornice all’ingresso della masseria. Percorrendolo, la Masseria Amastuola, in una posizione sopraelevata che permette la visione del Pollino e di tutto il golfo di Taranto fino ai monti Calabri, vi apparirà in tutta la sua straordinaria bellezza. La ristrutturazione degli edifici è stata fatta con grande gusto e rispetto, prestando molta attenzione a tutti i particolari, dove design e raffinatezza si susseguono nei vari ambienti.
Soggiornare in questo luogo è davvero magico: unirete il fascino della storia del primo insediamento magno greco nell’entroterra tarantina alla bellezza della natura, in cui questa struttura si inserisce con tutto il suo carisma. Una colazione a base di prodotti tipici e torte fatte dalla proprietaria vi conquisterà fin dal primo mattino e a cena potrete farvi sedurre dalla straordinaria produzione vinicola che conta ben 12 etichette, tra cui il Centosassi, uno straordinario primitivo del quale non potrete più fare a meno.
MASSERIA RUSSOLI
se amate gli animali non potrete che rimanere affascinati da questo luogo. La Masseria Russoli è l’unica di proprietà della ragione Puglia e nasce su un’area protetta dove sono state rilanciate ben 36 specie animali (dai ricci alle poiane). Destinata alla conservazione del patrimonio genetico della prestigiosa razza (in via di estinzione) asinina di Martinafranca, passando attraverso l’aia settecentesca e un piccolo complesso di trulli, vi ritroverete vis à vis con gli asinelli e i loro cuccioli che non potranno non intenerirvi e farvi emettere ogni sorta di espressione di stupore e ammirazione.
MASSERIA MITA
Qui avrete modo di vivere in prima persona la famosa ospitalità pugliese. Situata ai piedi della Premurgia, verrete accolti da Vincenzo e dalla sua adorabile moglie, che vi condurranno nella visita di questa struttura sita su un terreno di 45 ettari adibiti alla produzione di olio extravergine bio, del pomodoro giallo/rosso presidio di slow food e di tre etichette di vini biologici straordinari: quando avrete assaggiato il Negramaro, lo Chardonnay, e il Primitivo non potrete più farne a meno. Fatevi accompagnare da Vincenzo in una passeggiata tra i meravigliosi alberi di ulivi secolari di cui alcuni millenari, toccateli e accarezzateli e vi sentirete all’istante parte di questa meravigliosa terra.
MASSERIA LUPOLI
Se volete sentirvi come dentro un film, questo è il luogo adatto. Costituita su un terreno di ben 669 ettari è una delle 12 masserie più grandi del tarantino e proprio grazie alla sua straordinaria bellezza viene spesso utilizzata come location cinematografica: qui è stato girato il primo successo di Paolo Genovese Sei mai stata sulla luna, con Raoul Bova e Neri Marcorè, e Ci vediamo domani, con Enrico Brignano. Il grande complesso masserizio del 1440, include una torre medioevale, un frantoio ipogeo, un museo della civiltà contadina, una cappella, un’abitazione con gli arredi originali e un grande ovile settecentesco, con al suo interno un complesso di trulli che testimoniavano la presenza del pastore. Tutto intorno, sarete conquistati da una distesa di ulivi dai quali viene prodotto un delizioso olio extravergine.
MASSERIA DEL DUCA
Una struttura affascinante che si estende su circa 400 ettari e si sviluppa in tre settori produttivi: l’avicolo, con la produzione di 60 mila uova al giorno, l’olivicolo con 45 mila ulivi secolari, e il caseario, con una produzione di circa 30 tipi di formaggi diversi, tra il Don Carlo, vincitore di innumerevoli premi. Una masseria in piena efficienza agricola e zootecnica, dove con l’impianto di biogas tutti gli scarti della produzione vengono presi e trasformati in energia e che a breve diventerà anche agriturismo con l’apertura di 7 mini appartamenti. Dopo aver visitato la grande colombaia e la splendida cappella i cui affreschi sono perfettamente conservati, i proprietari vi accoglieranno intorno a un tavolo per farvi assaggiare i loro formaggi e lo yogurt più buono che possiate immaginarvi.
MASSERIA FRANCESCA
Se amate i cavalli, questo è il posto per voi. Qui troverete meravigliosi esemplari di cavalli murgesi che potrete andare ad accarezzare nelle stalle, sede dell’accademia d’arte equestre Il moro di Puglia, voluta dalla passione per gli equini Michele Caroli, che ne è il presidente e ha voluto crearla per riportare in Puglia le tradizioni legate a questo splendido animale, che qui viene addestrato per le forze di Polizia e per l’ippoterapia. Nell’aia dominata da un leccio tricentenario potrete addirittura assistere all’esibizione di Cyrus, un bellissimo cavallo che danza la pizzica come un esperto ballerino.
MASSERIA PILANO
Verrete accolti da sei splendidi pastori maremmani che scodinzolando vi condurranno in questa grande ed originale masseria. Classificata con i 5 girasoli, che sono il massimo riconoscimento nella classifica degli agriturismi, questo è davvero un luogo pieno di charme, che appartiene alla stessa stessa famiglia da ben otto generazioni. Nella parte centrale sono state ristrutturate le scuderie che oggi ospitano quattro deliziosi mini appartamenti con vista su quelle che erano le stalle, composte da un enorme complesso di trulli con muretti perimetrali ad archi che formano una vera e propria galleria verso l’ampio ovile.
COMPLESSO della MASSERIA VALLENZA
Il nostro viaggio alla scoperta delle masserie di Puglia termina qui, con un vero e proprio safari in jeep tra le colline che compongono questo vasto complesso masserizio formato dall’unione di ben 6 strutture. Oronzo ci carica sul suo mezzo e ci porta a vivere insieme a lui zona di Vallenza, da sempre dedita all’allevamento del bestiame e anticamente fulcro della transumanza.
Ci ritroviamo così in mezzo a mandrie di cavalli, maiali, asini e mucche che si lasciano avvicinare e che ci regalano l’emozione di un contatto ravvicinato con quella meravigliosa natura di cui questa terra è così ricca e di cui andremo ancora a raccontarvi parlandovi di altre meraviglie nella zona di Statte e Mottola, che come abbiamo detto all’inizio, compongono quel meraviglioso territorio che siamo sicuri affascinerà voi tanto quanto ha affascinato noi.
Image credits: Daniela Basilico
Vito Egidio Ippolito
6 Giugno 2017 at 4:13 pm
Semplicemente straordinario. Grazie.
Carla
7 Giugno 2017 at 9:47 am
Meravigliosa Puglia, viene voglia di partire subito! Grazie Anna !
Antonella
10 Giugno 2017 at 9:08 am
Meravigliosa….è una grande fortuna vivere qui…
Angela Catalano
13 Giugno 2017 at 10:19 am
Fantastica valorizzazione!
Grazia
21 Giugno 2017 at 5:56 pm
Io vivo in questo territorio fantastico e amando la fotografia giro per le masserie e scopro che abbiamo un tesoro da valorizzare e promuovere il turismo perché ne vale la pena.