Il ricettario “Dal palato alla tiroide”, patrocinato dalla Società Italiana di Endocrinologia e realizzato con il contributo di IBSA Italy, offre una raccolta di consigli pratici e ricette pensate per una dieta sana e bilanciata, ideale per chi convive con disfunzioni tiroidee
Le alterazioni della tiroide sono molto diffuse soprattutto nel sesso femminile e si stima che abbiano il 20% di probabilità di andare incontro a disturbi nel corso della vita. Tra queste, l’ipotiroidismo, cioè la ridotta attività della ghiandola, è la più frequente: colpisce in Italia quasi 3 milioni di persone, con un’incidenza più marcata nelle donne tra i 55 e i 64 anni. Questa condizione si manifesta spesso con sintomi tipici, come eccessiva stanchezza, aumento di peso, intolleranza al freddo, pelle secca e pallida, rallentamento della frequenza cardiaca, depressione e problemi di memoria.
L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE
Fondamentale è la diagnosi precoce della malattia e l’aderenza alla cura. «La levotiroxina è il trattamento standard per l’ipotiroidismo, in quanto consente di ripristinare i livelli ormonali necessari per un corretto funzionamento del metabolismo», commenta Annamaria Colao, professoressa di Endocrinologia e malattie del metabolismo all’università Federico II di Napoli. «Tuttavia, la personalizzazione della cura e il monitoraggio costante sono essenziali per garantire un equilibrio ottimale e una maggiore stabilità nel tempo».
NON SOLO FARMACI
In presenza di disturbi, la dieta può diventare oggetto di dubbi e preoccupazioni per i pazienti. Lo testimonia il crescente numero di ricerche effettuate ogni giorno in rete sul complicato rapporto tra tiroide e alimentazione, che mette in luce il bisogno degli utenti di fare chiarezza su questo argomento. Nel mantenimento della salute della tiroide, infatti, anche l’alimentazione ha una parte importante, in quanto questa ghiandola ha bisogno di specifici micronutrienti per funzionare al meglio.
I cibi che fanno bene alla tiroide
COME COMPORTASI
«Un regime alimentare vario e personalizzato in base all’età e allo stile di vita è una valida strategia di prevenzione dell’ipotiroidismo, soprattutto quando è arricchito con sale iodato, efficace a evitare carenze di iodio, e con selenio, fondamentale per il metabolismo degli ormoni tiroidei», precisa Annamaria Colao. «Per sensibilizzare l’opinione pubblica, è essenziale fare chiarezza su quali alimenti possano realmente influire sulla salute della tiroide, sgombrando il campo da fake news e falsi miti che persistono numerosi intorno a questi temi». Nella dieta si possono inserire alimenti ricchi di selenio, quali: le noci del Brasile, il tonno, i gamberi, le uova, il pollo e il tacchino. Sono indicati anche alimenti ricchi ricchi di zinco, lo zinco è coinvolto nella sintesi degli ormoni tiroidei. Le principali fonti di zinco includono carne rossa magra, frutti di mare come ostriche e gamberi, semi di zucca, noci e legumi, alimenti essenziali per supportare diverse funzioni vitali dell’organismo.
NO ALLE FAKE NEWS
Queste informazioni fuorvianti e molto spesso errate possono nuocere, incoraggiando pratiche rischiose di “fai-da-te”. Un esempio? «Essere convinti che eliminare il glutine dalla dieta possa migliorare la funzionalità tiroidea, anche in assenza di una diagnosi di celiachia o di sensibilità al glutine». In condizioni normali, invece, eliminare il glutine non comporta alcun beneficio per la tiroide e, al contrario, se non gestito in maniera corretta, può causare carenze nutrizionali», precisa Maria Grazia Castagna, professoressa di Endocrinologia presso il dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze all’università di Siena. «È vero, tuttavia, che alcune forme di tiroiditi autoimmuni, in particolare la tiroidite di Hashimoto, si associano più spesso ad altre patologie autoimmuni, come appunto la celiachia. Solo nel caso in cui le due patologie coesistano dopo accertamenti medici, è necessario seguire una dieta priva di glutine, evitando pericolose pratiche “fai-da-te”».
IN AIUTO UN RICETTARIO
La campagna “Dal palato alla tiroide”, patrocinata dalla Società italiana di endocrinologia e con il contributo di IBSA Italy, fa parte di un progetto che vede nel sito http://latiroide.it un vero e proprio punto informativo sulla tiroide, con video, pillole di esperti, sezioni dedicate ai professionisti della salute e un servizio per richiedere il consulto telematico di uno specialista. La campagna sfata numerosi falsi miti sull’alimentazione, promuovendo consapevolezza e prevenzione delle malattie tiroidee attraverso informazioni chiare e aggiornate, insieme a un approccio molto pratico. È con questo spirito che è stato creato il ricettario “Dal palato alla tiroide”, pensato per chi desidera seguire un’alimentazione equilibrata, ricco di consigli e ricette per una dieta sana e bilanciata, adatta a chi soffre di disfunzioni alla tiroide. Il ricettario è stato realizzato grazie al contributo degli utenti, alla collaborazione con specialisti endocrinologi e a Sonia Peronaci, fondatrice di GialloZafferano.
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