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Lo stile di Frida fa fashion a Bologna

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Accanto ai quadri della Kahlo, ecco gli abiti delle grandi firme della moda, da Gianfranco Ferrè a Valentino, che si sono ispirati alle opere dell'artista messicana, esposti al pubblico per la prima volta


Frida-Kahlo-mostra-fotografica-a-Bologna-dal-14-Gennaio-2016-al-28-Febbraio-2016Sono purtroppo poche le figure femminili che hanno lasciato un segno nella storia dell’arte e che sono state consacrate nell’olimpo dei grandi artisti: la storia ne è testimone. Così come lo è per una di esse, che a differenza di tante altre è invece considerata uno dei massimi esponenti dell’arte più recente. Ma è considerata tale per le sue opere o per la sua biografia? Sicuramente la sua vita travagliata, borderline e provocatoria ha contribuito non poco a dar lustro alla sua produzione artistica. Frida Kahlo è a tutti gli effetti una figura emblematica, unica e inimitabile a cui Bologna ha deciso di rendere omaggio grazie alla Collezione Gelman, che acquistò 30 opere della Kalo e di suo marito Diego Rivera, tutte esposte in questa mostra. Il secondo piano dell’esposizione è totalmente dedicato alle opere della Kalo attraverso le quali si ripercorre la sua storia di artista e di donna. Un vero e proprio viaggio tra i ritratti, gli autoritratti e le opere profonde e provocatorie di questa artista messicana, l’unica a essersi affermata nel panorama artistico e variegato del Novecento.

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Ma non si può dissociare il nome di Frida Kahlo da quello di Diego Rivera, il suo grande amore , il marito con cui visse una storia matrimoniale sofferta, intensa e distruttiva che si sommò al dolore dei gravi problemi fisici della Kahlo, fino al tormento per la maternità mancata. Come scriverà Frida nei suoi diari: «Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego». Non potevano quindi mancare le opere di Rivera, che vanno ad affiancare quella della Kahlo in questa mostra in cui l’idea dell’arte legata al contesto politico messicano emerge nella maggior parte delle opere della baffuta Frida. Un ritratto intimo, raccontato attraverso la sua pittura, inserita all’interno di un quadro storico di un Messico fatto di rivoluzione e guerra, insieme alla gioia e alla speranza “del quale Diego ne dipinge la bellezza umile e Frida l’equivalente interiore”.

mostra_Frida_Kahlo_bologna3mostra_Frida_Kahlo_bologna2Insieme ai molti autoritratti dell’artista, che disse alla madre: “Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio”, sono in scena anche le opere di molti altri artisti che fanno parte della Collezione Gelman e che permettono ai visitatori un’emblematica ricostruzione della storia della rinascita dell’arte messicana tra il 1920 e il 1960. Tra immagini iconiche, abiti e gioielli, fotografie e disegni, c’è poi anche la ricostruzione del famoso letto in cui Frida Kahlo patì gli ultimi momenti di agonia prima della morte.

A concludere, non perdetevi gli abiti dei più grandi stilisti che si sono ispirati all’intramontabile stile Frida Kahlo, tra cui Gianfranco Ferrè, Antonio Marras e Valentino, per la prima volta esposti al pubblico.

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La Collezione Gelman: Arte Messicana del XX secolo
Fino al 26 marzo 2017

Palazzo Albergati
Via Saragozza 28 – 40123 Bologna
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00

Info line e prevendita: tel. 051 03 01 41
http://www.palazzoalbergati.com/mostra-arte-messicana-frida-kahlo-diego-rivera-bologna/

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1 Commento

  1. Stefania

    12 Marzo 2017 at 10:05 pm

    Bellissimo suggerimento, grazie!

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