Fuorisalone dentro l’Università
E anche quest’anno ci siamo! Per il 56esimo anno il Salone del Mobile di Milano è l’evento che coinvolge tutta la città, perciò, che vi piaccia o meno, ovunque andiate non potrete non essere travolti dall’ondata di design rappresentata da innumerevoli installazioni che, oltre agli addetti del settore, attirano studenti, turisti e curiosi da tutto il mondo. Sì, perché il Salone del Mobile non è solo l’happening fieristico, ma da un po’ di anni a questa parte è soprattutto ciò che si sviluppa intorno alla manifestazione: il Fuorisalone.
Innumerevoli sono gli eventi a esso collegati all’insegna della creatività, dell’originalità, dell’internazionalità, dell’innovazione e del lusso: così, per facilitare l’orientamento di chi vuole ammirare le installazioni e partecipare agli eventi, la città è stata suddivisa in diversi Design District. Per raccontarveli tutti avremmo dovuto fare un’opera monografica, e perciò abbiamo scelto di limitarci a quello che include l’Università degli Studi, in pieno centro città. A due passi dal Duomo infatti, sorge il meraviglioso edificio, la cui costruzione ebbe inizio nel ‘400, che ospita le facoltà umanistiche di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia. Adibito a ospedale fino alla seconda guerra mondiale, il complesso architettonico ha rappresentato per secoli in Italia e in Europa un esempio di avanzata struttura ospedaliera e solo nel 1958 è diventato la sede dell’ateneo universitario. Ed è proprio per il contrasto tra l’antico e il moderno che abbiamo scelto di mettere in evidenza quello che all’interno dei cortili dell’Università è stato raggruppato sotto il nome di Material Immaterial, un invito a esplorare la doppia anima dal progetto: da un lato, l’universo fisico e materico della creazione e, dall’altro, la dimensione immateriale dell’atto inventivo. Qui vi sarà evidente quanto il pensiero dei progettisti sia sempre più coadiuvato da tecnologie digitali e condizionato da intelligenze artificiali.
Ma questo è solo un anticipo: a manifestazione conclusa torneremo a parlare del Salone del Mobile, per tirare le somme e raccontarvi le nuove tendenze e lo sviluppo del design italiano.
Che la visita abbia inizio e… buona passeggiata.
Ludovica Diligu – Le gigantesse
Ieratiche figure femminili, definite da panneggi, reinterpretano immagini della memoria, dell’arte greca e dell’iconografia pop.
Kat Von D – Another Space
Un’opera che esalta gli strumenti della bellezza femminile e trasfigura la realtà, in un gioco di fuoriscala e di riflessi caleidoscopici.
Luca Trazzi – Kochu
Un’alta struttura metallica appare quasi immateriale, grazie alla torsione delle sottili doghe di alluminio di cui è composta, che giocano con la luce ed enfatizzano il contrasto tra l’antico e il moderno.
Shop Architets – Wave/Cave
Un’imponente architettura in terracotta stratificata evoca i ritmi lunghi delle ere geologiche e mostra al suo interno le inedite qualità decorative del materiale.
Ron Arad – Spyre
Un alto braccio meccanico con una telecamera sulla sommità, interagisce con lo spazio e con i visitatori come un essere animato.
Antonio Citterio, Patricia Viel – Augmented Surface
Un’installazione teatrale mette in scena, attraverso alte pareti specchianti, le suggestive decorazioni di un innovativo gres porcellanato che mette in evidenza l’antica struttura architettonica dell’Università.
Credit image: Daniela Basilico
mirella mataloni
5 Aprile 2017 at 10:37 pm
Molto bello anche questo articolo, fuori dalla banlità e dall’invasione di articoli che dicono tutti la stessa cosa sul Salone del Mobile! Bravi!!!