
Donne e gioco online, i dati del fenomeno
Un numero minoritario, ma comunque in costante crescita. È questo il sottotitolo che si può leggere a margine delle statistiche sulla relazione tra donne e gioco online. Un ambiente, questo, protagonista di una crescita importante negli ultimi anni, con un segno più importante tanto alla voce giro d’affari quanto a quella del pubblico.
Un pubblico che è sempre di più al femminile. Lo dicono i numeri della ricerca condotta dall’Osservatorio Italiano Esports insieme alla Demoskopea Consulting, con l’obiettivo di analizzare il settore del gaming e degli eSports dal punto di vista femminile. I risultati parlano di una percentuale ferma al 38%, una minoranza, certo, ma comunque un netto rialzo stando agli ultimi anni.
Molto interessante è anche la ricerca condotta da IIDEA, che ha evidenziato l’importanza soprattutto sul concetto di inclusione: oltre il 40% delle intervistate, infatti, ha giudicato questo settore come poco inclusivo, mentre il 4% delle intervistate si sente completamente esclusa. Numeri che si riflettono anche sulla scena economica e lavorativa: “”Il basso numero di donne impiegate nel settore del gioco professionale – ha spiegato Micaela Romanini, fondatrice di Women in Games, in questa intervista a Tuttosport – sembra in parte il risultato di strategie di marketing volte a incoraggiare una popolazione demografica molto più specifica: uomini di età compresa tra 21 e 34 anni. Con Women in Games Italia operiamo per promuovere la tematica dell’inclusione di genere nel settore del Videogioco e degli Esports”.
Un recente report, pubblicato su Giochidislots, ha messo in risalto un importante gender gap: alla fine del 2022, solo il 4% dei 100 milioni di giocatori in tutto il mondo è rappresentato da donne. Questa percentuale bassa è spesso attribuita al ruolo centrale della donna nella famiglia e alla mancanza di tempo per attività extra-familiari, così come alla disponibilità economica spesso inferiore rispetto agli uomini. Per questo motivo, PokerStars e Poker Power hanno collaborato per creare una serie di bootcamp di quattro settimane dedicati alle donne e al poker, con l’obiettivo di migliorare le capacità e l’esperienza in breve tempo.
Dati interessanti anche quelli che offre la ricerca di Lenovo e Reach3 Insight, che guarda anche al mondo dei casinò online e del gambling legale. La base del report consisteva in oltre 900 donne sparse tra Germania, Stati Uniti e Cina e le loro risposte devono suscitare un’attenta analisi e riflessione: il 77% delle giocatrici ha ricevuto, durante una partita online, almeno una volta commenti sessisti mentre il 59% delle giocatrici nasconde la propria identità di genere durante le partite online. Sono questi i numeri su cui riflettere per far cambiare pelle al settore del gaming e per renderlo sempre più inclusivo. Sia dal punto di vista dell’offerta di lavoro che dal lato degli utenti.
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