STILE DI VITA

Sai cosa devi fare se ti accorgi di avere scelto l’uomo sbagliato?

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Può capitare a questa età di non riconoscere nella persona che ci sta accanto lo stesso individuo che aveva acceso la nostra passione da giovani e allora sorge il sospetto di avere sbagliato allora. Non è sempre così e comunque il rimedio c'è

Alzi la mano chi, dopo aver patito le pene dell’inferno per aver subìto la fine di una relazione o di un matrimonio, non si è chiesta: “Ma come ho fatto a scegliere l’uomo sbagliato?”. Io me lo sono chiesta almeno un milione di volte. E quando il dolore acuto ha cominciato a scemare, sono riuscita a darmi qualche risposta. In realtà basta farsi un’approfondito esame di coscienza per riuscire a scovare i motivi di una scelta, che con il passare degli anni, si è rivelata sbagliata. E’ necessario sottolineare questo aspetto, perchè quando l’uomo d’avere al proprio fianco lo si è scelto da giovani, con la beata illusione di rimanerci insieme tutta la vita, spesso si è trattato di una scelta adeguata al momento, all’età e alle particolari condizioni di vita, che a 25 anni sono ben diverse da quelle dei 50. Così come lo sono quelle dei 30 e dei 40.

uomo sbagliato 1

Eravamo diverse noi, ma anche loro

Già, perchè le esigenze di un tempo magari erano anche le stesse di ora, ma all’epoca avevamo un’illusione in più: quella che bastasse l’amore. E allora, nel nome di un innamoramento da fette di salame sugli occhi, anche se sognavamo un marito medico, appassionato di arte e letteratura (è solo un esempio), abbiamo creduto che anche chi non corrispondesse a queste caratteristiche fosse l’uomo perfetto per noi. Era simpatico, bello come il sole (o almeno a noi pareva fosse tale), sportivo ed energico, pieno di voglia di vivere… tutti elementi che nella beata età dell’incoscienza erano più che sufficienti per farci credere di aver incontrato la nostra metà. Poi però gli anni passano e in realtà noi non cambiamo: semplicemente prendiamo coscienza che avremmo dovuto dar retta a quelle che erano le nostre esigenze. Perchè con gli occhi della maturità, che non sono più gli stessi accecati dall’amore, siamo finalmente in grado di vedere come stanno realmente le cose. E gli anni, mie care signore, non passano solo per noi, ma anche per i nostri compagni, fidanzati e mariti, che spesso all’improvviso si rivelano essere ben diversi dalle persone con cui abbiamo deciso di condividere la nostra vita. Perchè una buona parte dei signori uomini, quando arrivano ai 50 – a differenza di noi signore – non accettano d’invecchiare e regrediscono all’età adolescenziale. Loro sì che cambiano davvero, e spesso tale regressione li rende delle persone sconosciute ai nostri occhi. E’ così che ci accorgiamo che l’uomo che abbiamo al nostro fianco non ha più nulla a che vedere con quello che abbiamo scelto. Oppure è sempre stato così e non ce ne siamo mai rese conto? E qui si apre un altro capitolo…

Realtà e idealizzazione

Nel cercare di darmi una risposta alla domanda di cui sopra, non ho potuto fare a meno di pormi un altro quesito: “E se lui fosse sempre stato così e fossi io a non essermene resa conto?”. Qui entra in gioco un altro aspetto che spesso inconsciamente prevarica nei rapporti di coppia, ovvero quello dell’idealizzazione. Quante di noi, a 25 anni sognavano una famiglia, dei figli, l’abito bianco e la navata di una chiesa da percorrere al braccio del proprio padre? Non mentiamo a noi stesse, la maggior parte di noi signore aveva quel sogno. E quindi ecco che quando si presenta lui, con i suoi occhioni azzurri e un sorriso ammaliatore, noi ci caschiamo in pieno. Idealizzando proprio in quella persona tutti i nostri desideri e le nostre aspettative. E l’idealizzazione ci frega, perchè si manifesta e sopravvive solo nel primo periodo, mentre la visione realistica subentra in una fase successiva, quando impariamo a vedere la coppia nella sua totalità e non più solo noi stesse e i nostri sogni.

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Abbiamo commesso un errore:

quello di vedere solo quello che volevamo vedere e abbiamo eliminato il resto. In questo modo, abbiamo negato a noi stesse l’esistenza di aspetti che non ci piacevono e attribuito al partner delle caratteristiche che non aveva e sulle quali abbiamo modellato l’ideale di coppia che volevamo formare. Ma cosa ci ha spinto a compiere questo errore? Probabilmente una conoscenza superficiale di noi stesse che non ci ha permesso di compiere una scelta più obiettiva. Se sappiamo chi siamo e cosa vogliamo, è indubbio che capiremo meglio chi è e che cosa rappresenta davvero il partner per noi. Se fosse andata così avremmo scelto una persona reale e non idealizzata e non ci saremmo innamorate di un “fantasma” costruito sulla base delle nostre esigenze personali.

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In conclusione

Per non commettere lo stesso errore e non trovarci a ripetere a noi stesse ancora una volta “Ma come ho fatto a scegliere l’uomo sbagliato?”, sono arrivata alla conclusione che l’unico modo è quello di stare bene con se stessi. A 50 anni siamo persone che vivono di desideri maturi che nulla hanno a che vedere con le stesse necessità sentimentali che avevamo da giovani. Sta tutto nella convivenza serena con la propria solitudine il segreto per non commettere lo stesso errore. Perchè accettare la propria solitudine e stare bene da soli sono il punto di partenza per compiere una scelta oculata quando vorremo condividere il nostro tempo prezioso con un’altra persona. Desiderare di stare con qualcuno è ben diverso dall’aver bisogno di stare con qualcuno. In fin dei conti, pensateci bene, il primo partner che abbiamo è proprio la solitudine, che non è altro che la conditio sine qua non per avere una relazione di coppia con un’altra persona. Impariamo dunque ad avere una sana relazione con noi stesse e solo dopo aver compiuto questo percorso penseremo a un uomo. Quello giusto, perchè per quello sbagliato abbiamo già dato.

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Tips

l umo sbagliato erica arosioUn ultimo consiglio: leggete L’uomo sbagliato, di Erica Arosio. E poi ditemi se tra quelle pagine non ritrovate voi stesse, la vostra storia, i vostri errori, la vostra vita. Che è poi la vita di tutte le donne che sanno amare.

 

 

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