Sbarcano in Parlamento le mamme digitali
Formano il più numeroso “partito” italiano, politicamente trasversale, ma assolutamente unitario sul fronte del principale obiettivo comune: il bene dei figli. Perché loro sono le mamme, una categoria da sempre fondamentale in ogni tipo di civiltà, ma con un ruolo particolarmente attivo nell’attuale società, visto che solo nel nostro Paese rappresentano il segmento con maggior tasso di digitalizzazione: oltre il 92% di loro utilizza, infatti, uno smartphone e sfrutta in maniera consapevole le potenzialità dei Social (a cominciare dai famosi gruppi di classe su WhatsApp) e della Rete (con le miriadi di siti e blog mom-generated).
E ora il partito della mamme digitali approda alla Camera dei Deputati. Su iniziativa dell’agenzia FattoreMamma (Signore si diventa ne ha già parlato diffusamente) e dell’associazione Italian Digital Revolution nasce “Mamme in Parlamento”, il primo incontro, in programma martedì 6 giugno, tra le mamme digitali e le istituzioni, in vista di una cooperazione positiva per la crescita del Paese.
Nel corso dell’evento a Montecitorio, dove è prevista anche la presenza di alcuni ministri, verranno segnalati all’attenzione dei politici alcuni tra i temi che più stanno a cuore non solo alle mamme, ma alle famiglie in genere.
In particolare si cercherà di capire, grazie al contributo delle mamme digitali, in che modo la politica, troppo spesso vissuta come distante dai problemi della gente, possa invece venire incontro alle sue esigenze reali. E toccherà – si spera – proprio alle mamme in futuro essere parte sempre più attiva e presente nella vita pubblica, soprattutto attraverso i nuovi canali di comunicazione digitale.
Del resto, non a caso nel suo discorso di insediamento come segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi ha citato le tre priorità per il rilancio dell’Italia. “Lavoro, casa mamme”, aggiungendo: «Abbiamo portato le mamme a occuparsi di politica, è ora che la politica si occupi delle mamme». E il suo rivale, il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, arrivato secondo alle primarie del Pd, ha commentato: «In Italia, si sa, la mamma viene sempre prima di tutto».
Un primato che forse in passato è stato vissuto e interpretato più sul piano sentimentale ed emotivo che su quello sociale, ma che ora, anche grazie all’esercito delle mamme 2.0, vuole diventare effettivo e determinante per il futuro dei loro figli e del Paese nel quale essi vivranno.
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