RIFLESSI DI CINEMA

Con “Tenet” torna il cinema ad alta tensione

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L'ultimo film di Christopher Nolan appena uscito nelle sale si ispira alla saga di James Bond e garantisce azione e suspance ad alti livelli

TENET

locandina Tenet

regia di Christopher Nolan
con: John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh

 

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205 milioni di dollari per un film si devono vedere e infatti si vedono tutti. Le location, che siano esotiche o cupe, sono sempre sfarzose. Si passa dalla splendida costiera amalfitana alla glaciale Estonia, con tappe nella sovrappopolata e avveniristica Mumbai, la Danimarca, la Norvegia e la Gran Bretagna. Come in un film di James Bond, che è il modello dichiarato di tutta l’operazione, anche qui c’è un cattivissimo, Sator, con la bella faccia di Kenneth Branagh. Si pensa alla saga di Ian Fleming anche per le grandiose scene che utilizzano più acrobazie e effetti speciali di antica memoria che non il computer. E questo dà una piacevole impressione vintage a tutta l’operazione.

Tenet -Merry-Go-Round AKA Tenet

Come in 007 anche qui c’è una bellona, ma essendo Tenet una versione 2.0 di Bond, tutto è attualizzato ai nostri tempi. La bellona ha un’anima, forse anche due e in nome del politicamente corretto non si sogna neppure di andare a letto con l’eroe. Il cattivo ha una sua disperazione metafisica che non si appoggia sulla brama di denaro ma su dolori esistenziali, ma soprattutto su ogni fotogramma aleggia il marchio Nolan. Cerco di spiegare in maniera più semplice di come accade nel film di cosa si tratta. L’acclamato, amato e odiato in egual misura, regista britannico, padre degli ultimi Batman e di successi come Interstellar, Inception e Dunkirk, non ha mai dimenticato il suo primo film, Memento, divertendosi a replicare nelle opere successive viaggi nel tempo e giochi della memoria. Ma non quelle cosette comprensibili tipo Ritorno al futuro e neppure le battute da studenti liceali sul paradosso di Achille e la tartaruga o su cosa ne sarebbe di te se andando nel passato uccidessi tuo padre, prima che ti avesse messo al mondo. No, sarebbe stato troppo facile.

Merry-Go-Round AKA Tenet

Nolan si aggira nei territori della fisica quantistica, quelli più esoterici che sfiorano la metafisica, le teorie New age e stringono la mano alla relatività di Einstein. In Tenet non c’è un semplice viaggio nel tempo, c’è un inversione temporale. Qualcosa che ha a che fare con l’entropia e con l’illusione dell’eternità. E che forse esiste o forse anche no. Ma se non ci si crede, non si può credere neppure al film. Quindi lasciamo che a vincere sia la leggenda. Nelle due ore e mezzo di Tenet (che però passano veloci) l’eroe, che si definisce il Protagonista (è John David Washington, muscolosissimo figlio di Denzel) gioca a dadi col tempo, vivendo in contemporanea due momenti temporali diversi, in una sorta di mondi paralleli che collidono. Con pallottole che sparano tornando in canna, macchine che marciano al contrario e in certe riprese francamente ardite e al limite del comico, anche con persone che camminano a ritroso. Bisognerebbe rivedere tutto il film armati di bloc notes per verificare che tutto stia in piedi, ma sono sicura che lo avranno fatto gli autori e anche più di una volta, aggiustando ogni possibile contraddizione.

Merry-Go-Round AKA Tenet 3

La trama, debitrice di 007, Mission impossible e Jason Bourne, ridotta all’osso è semplice: c’è un cattivo che vuole distruggere il mondo. Ma il film semplice non lo è per niente. Tutto inizia con uno spettacolare attacco al teatro dell’Opera di Kiev, in una delle sequenze migliori del film (la produzione ha restaurato la struttura, a Tallinn, in Estonia, un edificio che era stato costruito per le Olimpiadi del 1980 e poi lasciato andare in rovina). Nell’attacco non si capisce chi sono i buoni e chi i cattivi, pare che tutti facciano il doppio gioco. Ci sono terroristi, finti terroristi, agenti della Cia e uomini per tutte le stagioni. Ma forse tutto è stato ideato per verificare la lealtà del Protagonista che poi viene incaricato di scoprire chi si stia impossessando di una fantascientifica tecnologia che permette l’inversione, ovvero un giochetto assai spericolato con il tempo.

Merry-Go-Round AKA Tenet-4

Nei panni di un ironico fisico più atletico dell’Uomo Ragno c’è Robert Pattinson, l’ex vampiro che ha accantonato Twilight. E’ lui  a essere usato per placare lo spettatore scettico con pillole di fisica quantistica, che in parte spiegano le complesse teorie su cui si basa l’impalcatura del film.
Volete l’elenco delle peripezie? Salti nel vuoto, scalate di grattacieli, scazzottate, inseguimenti con auto che vanno al contrario (direi la seconda migliore sequenza d’azione del film). Esplosioni e di tutto un po’ per il piacere estremo del grande schermo, quello del vero unico cinema. Impossibile godersi Tenet in tv per non dire sull’iPhone.

tenet 2 -Merry-Go-Round AKA Tenet

Se Christopher Nolan si rassegnasse a essere meno cervellotico, i suoi film (a parte Batman) potrebbero essere meno faticosi, ma anche con le sue fissazioni arzigogolate il divertimento resta assicurato. Ah, prima di chiudere, due parole sul titolo: anche su Tenet ci sarebbe tutta una lunga giustificazione, è una parola latina, ma soprattutto è palindroma, ovvero si legge nei due sensi, anche al contrario resta uguale. Per i dettagli vi rimandiamo alla visione del film. E non dimenticate  il quadernetto per gli appunti.

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